Buongiorno Dottore…dall inverno scorso accusavo da alcuni mesi un dolore sotto la pianta del piede destro specialmente dopo lunghe ore di riposo(la notte)e dopo lunghi momenti dove stavo seduta.Appena rimettevo il piede in terra accusavo forti dolori e zoppicavo per un bel pò fino a che mi rimettevo in moto ed il dolore si attenuava.Feci per un periodo di tempo un antinfiammatorio,il Voltfast, ma la situazione nn migliorò… anzi nell Aprile scorso il dolore si irradiò fino alla gamba,al livello del polpaccio.Nel giro di pochi giorni,il dolore si accentuò ancora di più fino a farmi zoppicare sempre di più…Alche,un pomeriggio,mentre ero a lavorare,mi alzai e nn mi fù più possibile camminare.Pronto soccorso immediato e immobilità per più di 40 gg con piccoli spostamenti sulla sedia a rotelle.Questo problema è continuato fino ad ora…mi hanno curato con iniezioni di Bentelan e Dicloreum abbinati.Ho fatto risonanze praticamente in tutto il corpo interessato e nn ci sono lesioni di nessun genere,a parte qualche protusione a livello lombo-sacrale e la mia solita Scoliosi,ma nell ultima risonanza fatta,risulta esserci una piccola ernietta esterna a livello della spina dorsale ma sembra che tutto questo nn risponda all problema della mia invalidità.Aggiungo che ho eseguito esami tipo l Elettromiografia,marcatori tumorali generici e danno tutti esito negativo.Mi ha rimesso in piedi,dopo tre mesi, il cortisone Soldesam in gocce.Adesso dopo 5 mesi,da una settimana,sono rientrata a lavorare.Stò decisamente meglio ma il dolorino, cmq c è sempre, ma cammino bene.Non è stata fatta una diagnosi.Parlando con un paio di conoscenti,mi hanno detto che questo nn sia stato un problema ed un dolore psicosomatico visto che ho perso mio padre 11 mesi fà e che il dolore emotivo provato,essendo troppo forte ed intenso nn l abbia “scaricato”appunto sulla gamba(il mio punto più debole del corpo)visto che stò molte ore in piedi facendo una vita molto frenetica con l uso di scarpe antinfortunistiche…Il mio timore è che a breve il mio problema ritorni.Vorrei avere anche un suo parere…La ringrazio anticipatamente. Monica da Pisa
Cara Monica è possibile, in base a quello che lei scrive, che il disturbo sia di tipo psicosomatico o di conversione ( in questo ultimo caso avrebbe anche una natura simbolica inconscia importante). La negatività di tutti gli esami effettuati fa propendere per una determinante eziopatogenetica di tipo dinamico, per comprendere profondamente la quale sarebbe opportuno che lei effettuasse un lavoro psicoanalitico profondo che potrebbe essere risolutivo del problema stesso. Infatti questo tipo di disagio non può essere sradicato definitivamente quando la matrice psicologica contribuisce in modo marcato alla sua genesi e alla sua essenza. La saluto cordialmente, mi telefoni pure se vuole. Antonio