Buongiorno Dottore, cercherò di essere sintentica Sposata dal 1977, due figli grandi. Io 58, mio marito 65 anni Nel marzo 2014 sono andata via da casa (non avevo alcuna relazione) per incompatibilità di carattere con mio marito Era tempo che gli dicevo che non ce la facevo a proseguire con lui. Ero stanca dei suoi modi aggressivi, solo verbali Mio marito, persona fragile e timida, ha cercato dopo molti mesi di conoscere una donna con cui vivere un amore Oltre ad essersi iscritto in un’agenzia matrimoniale, ha incontrato in un sito di incontri una donna. La loro conoscenza è stata virtuale salvo due cene (per quello che mi è dato conoscere …) Nel Natale del 2014 (io non sapevo nulla di questi suoi intendimenti, peraltro leciti) ho cominciato a sentire fortemente che mio marito mi mancava, che ero innamorata come non mai Glielo comunico, gli chiedo di riprovare, OVVIAMENTE SENZA ALCUNA PRETESA tenuto conto che ero stata io ad andare via, SEBBENE GLI AVESSI FATTE PRESENTI LE MOTIVAZIONI In maniera altalenante dormivo da lui. Discutevamo. Ci cercavamo Ho trovato scritti d’amore a donne con cui chattava Per farla breve siamo tornati insieme i primi di aprile 2015 laddove il mese precedente il nostro rapporto è stato turbolento Mi faceva capire di voler tornare con me ma non riusciva a non sentire la signora delle due cene (senza dirmelo …) Mi cercava ma un’ora dopo sentiva lei Bene, dicevo, ad aprile ci siamo detti entrambi di dare un colpo di spugna a tutto, di girare pagina Abbiamo fatto due brevi vacanze. Ogni tanto discutevamo ma niente di particolare. Mi sentivo innamorata, passionale e non avevo più violato la sua privacy (lo rifarei) laddove ero venuta a conoscenza del fatto che a marzo sentiva me e sentiva lei Da quando abbiamo ricominciato avvertivo che lui era distante, distratto. Ero io ad abbracciarlo ed accarezzarlo d’iniziativa. Ma imputavo questa cosa al dolore che aveva provato durante la mia assenza per cui forse doveva “decantare” la situazione Ma avevo delle “percezioni” Un mese fa, dopo tanto tempo ho “notato” il suo ingresso in internet troppo spesso, anche la notte ed ho scoperto che quella signora c’è ancora Gliene ho parlato e mi ha dato della pazza, di colei che non si fida. Ovviamente la miglior difesa è l’attacco Gli ho proposto un psicologo per lui, per noi Mi risponde che io sono malata ed ho questa necessità Vede Dottore, al cuore non si comanda e NON POSSO AVERE LA PRETESA LUI MI AMI ANCORA MA IL RISPETTO LO PRETENDO, laddove credo lui voglia restare con me e non so per quale motivo (collegio per una vita, io che sono andata via sebbene con onestà gli abbia dato le motivazioni)e quello che non sopporto che faccia di me il capro espiatorio di una situazione (solo virtuale, credo) che lo appaga come uno stupido adolescente. Piuttosto che ammetterlo mi dà della pazza e mi chiede di portargli le prove anzichè voler parlare di noi. Ho cercato con dolcezza, facendo finta di niente, aspettando, parlandogli chiaramente volendomi confrontare con lui ma non c’è stato niente da fare Io vorrei rimanere in casa perchè ci tengo che i nostri figli ora siano più sereni sapendoci insieme. Vorrei però mi dicesse Non ti voglio più come donna anzichè sei una deficiente, porta le prove di ciò che stai inventando Mi sta uccidendo giorno per giorno. Non posso continuare a vivere questa commedia penosa. Ripeto, non posso più pretendere il suo amore ma il rispetto sì Grazie Maria
Cara Maria, io capisco che lei possa pretendere da suo marito un certo atteggiamento, ma credo debba rassegnarsi al fatto che il suo carattere sia quello. Ovviamente non possiamo sapere niente di preciso delle vicissitudini private di suo marito.Se suo marito rifiuta la terapia di coppia è possibile che lei stessa possa trarre beneficio da un apporto psicoterapeutico individuale. Se trova una persona a cui affidare le proprie problematiche sarà in grado, eventualmente,di arrivare a prendere le decisioni che un Io fortificato dal lavoro su se stessa le consentirà. Un cordiale saluto. Antonio