Sono un donna sui 50 anni e vivo un momento di crisi, non so se è la menopausa o altro ma da allora i problemi si sono accentuati, ora cercherò di descriverle quanto sento. Oscillo continuamente dal sentirmi un senso di oppressione quando sono in mezzo alla gente come se soffocassi ad un senso di mancanza quando resto sola, passo così facilmente da una angoscia di sentirmi invasa ad una depressione da vuoto come se mi venisse a mancare ogni contatto umano e mi sentissi sola al mondo .Mi sembra di non avere come una giusta misura ma mi chiedo poi se esiste poi un equilibrio soddisfacente oppure è un problema che sentono un po’ tutti. Poi le devo dire che sento spesso un altro problema, mi sembra che quando parlo con gli altri e loro mi descrivono se stessi e la loro vita faccio il confronto e mi sembra che abbiano fatto scelte migliori ,che i loro figli siano più capaci o che i loro coniugi siano più affettuosi mi trovo a sperimentare ansie e preoccupazioni come se non fossi adeguata. Devo dirle che da un po’ vivo continuamente nell’ansia, specie al mattino che si attenua via via che le ore passano e comincio a vedere persone o a svolgere le solite attività quotidiane. Che ne pensa lei di tutto ciò . Sonia
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Cara Sonia, la sua lettera fotografa una situazione attuale in cui la componente ansiosa sembra piuttosto evidente ed è possibile che la menopausa abbia agito su una situazione psichica preesistente. La menopausa può aver agito come deficit narcisistico cioè come perdita simbolica di fantasie relative alla femminilità nel senso del desiderare e dell’essere desiderata, alla giovinezza, alla fertilità. Questo può aver causato un deficit dell’Io e una situazione psichica di tipo regressivo a cui è attribuibile il disagio che lei percepisce nella mancata distanza dall’oggetto che le causa angosce di invasività, di fronte ad un suo senso di avvicinamento e di vuoto quando l’oggetto si allontana. Anche il confronto con le altre persone e la tendenza ad idealizzare ciò che non le appartiene sembra attribuibile ad una debolezza del Sé, e alla presenza di dinamiche di tipo depressivo autosvalutativo con carenza di autostima. La componente ansiosa al mattino ,che si attenua con il trascorrere delle ore, sembra dovuta al fatto che lei si ricongiunge agli oggetti , alle mansioni e alle situazioni che alimentano la sua quotidianità che conferiscono una parziale sicurezza al suo esistere. Le consiglio, in presenza di una sua disponibilità, un lavoro psicoterapeutico di tipo psicoanalitico con uno specialista di fiducia per arrivare a comprendere le dinamiche profonde che possono incidere sulla sua situazione, per lenire i sintomi e conferire al suo esistere una stabilità soddisfacente. La saluto cordialmente. Antonio