Vorrei conoscere una sua opinione sui vantaggi e svantaggi dell´essere figli unici o meno, cioè quali caratteristiche psicologiche sono associate al fatto di avere o non avere fratelli?Le scriverò successivamente una lettera riguardante la mia situazione specifica di un soggetto, come si dice,alla ricerca di una identità, ma vorrei che ,prima, lei mi desse una risposta orientativa a riguardo, per sapere se tanti dubbi che ho siano fondati o meno.
Le risponderò brevemente visto che il quesito può essere soddisfatto solo da un punto di vista generale. Il figlio unico maschio ha difficoltà preedipiche maggiori nel senso di dover spesso scontare una accentuata possessività da parte della madre e anche edipiche, per un confronto diretto con il padre; per una femmina le dinamiche in gioco sono più variegate.Il fratello maggiore ha la possibilità migliore di identificarsi con il padre e di esercitare la sua autorità sui fratelli minori. Il bambino più piccolo rischia di essere viziato, il medio di non ricevere sufficiente affetto.La perdita di un genitore in età precoce può predisporre il bambino a sviluppare una specie di carattere orale e aumentare il suo attaccamento al genitore che rimane con relativa paura di perderne l´amore,inoltre può tendere a coltivare fantasie di onnipotenza riguardo al genitore scomparso. Nei gemelli si formano facilmente ambivalenza e gelosia,una carenza identitaria un desiderio di dipendenza ed una esibizione reattiva e ostile di indipendenza. I problemi dei figli adottivi sono relativi ad una possibile carenza affettiva nei loro confronti. Potrei continuare ma mi fermo qui perchè ogni soggetto prescinde entro limiti molto ampi dalla situazione in cui si trova a causa delle proprie caratteristiche e risorse. Resto in attesa della lettera a cui fa cenno circa i suoi conflitti identitari e,in quel contesto, la mia specificità sarà senza dubbio maggiore.