Salve Dottore, Sono una ragazza di 33 anni e da due frequento un ragazzo con il quale vivo una difficile sessualità’. Ci siamo conosciuti via Facebook e inizialmente si e’ mostrato molto carino e attento a me, ci siamo scambiati qualche descrizione fisica, più io che lui a dire a verità, dopodiché ci siamo incontrati. Abbiamo fatto sesso e mi e’ sembrato tutto molto eccitante, anche se più tardi mi sono accorta di quanto fosse premonitore quel primo incontro. Abbiamo iniziato a vederci sempre più spesso finché ci siamo fidanzati, lui aveva già casa sua e così io ho iniziato a dormire sempre più spesso da lui. Ho iniziato ad accorgermi di quanto fosse limitato e freddo il sesso che praticavamo, non mi ha mai toccata nelle parti intime e tantomeno praticato sesso orale, mi penetra soltanto di spalle e di lato, insomma pare che il mio organo gli crei fastidio. Ma il problema non e’ solo questo per eccitarsi, infatti, lui ha bisogno di immaginare situazioni poco probabili, ad esempio fare sesso con mia sorella o con la mia migliore amica, inizialmente l’ho presa come un gioco per stimolare il nostro sesso piatto ed anche per capire dove volesse arrivare, speravo di capire quale fosse il suo disturbo che legavo anche a quello del disprezzo per il mio organo. La situazione e’ peggiorata fino al punto che mi chiede di fare sesso via chat e sempre più spesso e immaginando sempre situazioni improbabili in cui io o lui siamo con persone diverse. Probabilmente crea queste situazioni virtuali anche con altre persone che come me ha conosciuto su facebook, anche se non ne ho la certezza dato che non oso controllare ne’ il suo cellulare e ne’ il suo pc, a causa di un suo Diktat in merito. Lui soffre di una forte depressione che si trascina da anni e che gli ha impedito e impedisce tuttora di avere una vita regolare, un lavoro e una stabilità economica. Adesso ho deciso di chiudere con lui a causa dei problemi sessuali di cui non vuole parlare, temo per la sua salute perché la mia decisione ha scatenato in lui una forte crisi depressiva. Saprebbe inquadrare il suo disturbo? La ringrazio moltissimo. F
. Cara signorina qui ci troviamo di fronte ad una psicopatologia molto seria di dipendenza da sessualità virtuale in soggetto affetto da disturbo depressivo con problemi di potenza sessuale non diretta ma inconscia e simbolica. L’origine di tutto ciò sta sì nel vissuto di angoscia di castrazione del periodo edipico, ma ha la sua matrice originaria nel rapporto con la figura materna, il tutto andrebbe approfondito con un lavoro psicoanalitico che non so se lui sia disposto a fare. L’ipnosi svolge ,in questo caso un ruolo subordinato. E’ possibile che, almeno inizialmente , possa essere utile una terapia farmacologica da dismettere progressivamente: Un caro saluto. Antonio