Buongiorno dottore,Sono una giovane donna di 33 anni da sempre o più o meno sempre condizionata dalla paura di vomitare. Già in cura per altri disturbi e tutt’ora in analisi, vorrei riuscire a superare questo ultimo scoglio. Pensavo dunque all’ipnosi. Pensa sia fattibile scardinare questa paura che mi accompagna costantemente?
L’emetofobia si presenta con forte senso di nausea e di pesantezza allo stomaco e a volte anche con reflussi gastroesofagei che possono durare per diverse ore. Insieme a questi sintomi vi è la costante paura di perdere il controllo e vomitare in luoghi e situazioni sociali dai quali può risultare imbarazzante o difficile allontanarsi (es. al lavoro, con amici, in posti affollati, sui mezzi di trasporto, al cinema, alle cene di lavoro, ai corsi di formazione). Per questo motivo, spesso si ha tendenza all’isolamento e all’evitamento di situazioni sociali per cui chi ha paura di vomitare in pubblico, anche per ridurre il numero dei forti attacchi di ansia, tende a isolarsi e ad evitare il più possibile le interazioni con gli altri. Come è possibile intuire, l’evitamento reiterato può portare la persona ad un ritiro sociale e drastiche restrizioni (in alcuni casi anoressia), che possono sfociare in forme di depressione reattiva, comportamenti ossessivi e ansia sociale. Perciò è opportuno affrontare il problema per eradicarlo.A livello profondo si trovano conflitti orali precoci, specie in rapporto alla figura materna, che è importante disvelare e portare a livello cosciente. L’ipnosi,anche regressiva può essere una ottima risposta terapeutica al problema stesso.Un cordiale saluto . Antonio