Se noi pensiamo che la mente sia una metafora o epifenomeno del cervello, possiamo rilevare come tutto ciò che ci riguarda sia legato con rapporto di causa- effetto, secondo una logica deterministica e che quindi il caso non esiste. D´altra parte ipotesi così puramente meccanicistiche non ci aiutano e non ci servono nella esplorazione psichica . Infatti, nell´analisi dell´inconscio,dobbiamo, secondo me, distinguere la”causa” quando una azione che ci vede parte attiva abbia sottesa una determinante inconscia che la spiega, dal “caso” quando siamo oggetti di un evento in cui la nostra parte di corresponsabilità è inesistente.Per semplificare, se procuro delle lesioni ad una persona mentre guido la macchina in quanto irritato per una ragione pregressa o turbato da altre motivazioni, parlerò di un mio meccanismo causalistico con dinamica inconscia di spostamento. Se invece vengo travolto sulle strisce pedonali che sto percorrendo con assoluta oculatezza ciò dovrà essere valutato come un incidente che ho subito per puro caso e il meccanismo causalistico riguarderà invece l´investitore