Salve Dott.Miscia, scusi se Le riscrivo, sono il ragazzo 23enne, che le scrisse qualche settimana fa perchè avvertiva un senso di depersonalizzazione e strani pensieri, dopo aver effettuato delle letture. In breve, non riesco più a togliermi dalla mente questi pensieri: come il fatto che noi esseri umani non riusciamo a vedere noi stessi (se non allo specchio) ma sono gli altri a vederci, poi mi chiedo perchè pensiamo, perchè siamo fatti in questo modo, perchè abbiamo le sopracciglia, perchè abbiamo i denti, perchè gli occhi hanno questa forma, mi tocco la testa e avvertendo le ossa del cranio e penso alla morte, mi chiedo continuamente chi è l’uomo? Che senso ha la vita? Perchè siamo stati formati in questo modo? E’ come se mi sentissi frammentato, non riesco a vivere, passo la giornata a letto. Certi momenti vorrei farla finita…ma poi resisto sperando in un aiuto. Mi sono rivolto ad uno psichiatra esperto in analisi transazionale e dopo due sedute mi ha detto che per lui non ho niente di grave, e mi ha prescritto farmaci anti-angoscia. Ma continuo a star male.
Nei fenomeni di depersonalizzazione si verifica una percezione distorta di sé come se il soggetto fosse un automa avendo la sensazione di sentirsi distaccato dal mondo o di trovarsi come in un sogno. Spesso tali sintomi sono associati a disturbo di panico o disturbo di ansia generalizzato, a senso di irrealtà o alla sensazione di impazzire. Anche il mondo può essere percepito come irreale. Il senso di realtà viene però mantenuto in modo adeguato. I suoi interrogativi sembrano avere il significato di ossessioni ideative, o ruminazioni ossessive.L’oggetto dell’ossessione può essere una idea concreta (parole, oggetti, cifre) , una idea più astratta relativa a contenuti metafisici ( la vita, la morte,i fini ultimi, l’esistenza di Dio), al comportamento stesso del soggetto o , come nel suo caso, relative alla corporeità. Tuttavia, per capire la loro incidenza nel suo ambito personologico, è assolutamente necessario un contatto diretto con uno specialista con cui instaurare un rapporto di fiducia .E’ questo cioè il tipo di rapporto che si instaura , il che dipende dall’incontro delle due personalità, ad essere decisivo, piuttosto che la scuola a cui appartiene il terapeuta .Mi scriva pure ancora o mi telefoni per darmi la possibilità di un riscontro più incisivo .La saluto cordialmente. Antonio