Caro dottore sono attualmente in analisi e ho grandi difficolta a comprendere il significato di alcune cose successe tantissimi anni fa.Alla eta’ di circa sei sette anni al ritorno da un bosco trovando due puntini rossi sulls gamba ho avuto un attacco fobico pensando che fosse un morso di una vipera .Mia madre mi porto’ da uno psichiatra che non dette peso alla cosa Ma a sedici anni mi innamorai moltissimo di una ragazza .Alla fine dell estate la ragazza e tornata a casa ed io sono rimasto solo Noi ci mandavamo lettere e quando io poteo intraprendevo un lungo viaggio per vederla l’ amore era ricambiato.Ma a me questo non bastava io non potevo vivere senza di lei soffrivo tantissimo ho lasciato la scuola e ne feci una malattia non mangiavo piu ero diventato magrissimo un giorno gurdandomi allo specchio ho provato un angoscia terribile e ho dovuto lascire la cosa che amavo piu di me stesso.Mi sono chiuso in me stesso mi nascondevo non volevo che nessuno mi vedesse avevo delle compulsioni scrivevo continuamente su un quaderno i nomi dei giocatori della squadra del cuore alla sera prima di addormentarmi pensavo che avrei trovato una ragazza migliore di lei Ora mi chiedo cosa e veramente successo di che cosa ha avoto paura quel ragazzo di sedici anni, forse le paure di un edipo non risolto l’ identifazione della ragazza con la mamma e di conseguenza la paura della castrazione la paura di essere abbandonato o la paura di non esistere piu. mi viene in mente il piccolo Hansel ma la mia psicanalista non ci crede lei dice che in quel rapporto non ho trovato la mamma e sono rimasto solo,mi sembra troppo semplice, le scelte d’amore o sono narcisistiche o sono genitoriali quindi molte persone idealizzano i genitori e fanno scelte di conseguenza magari poi divorziano ma non diventano matti.Io ho provato a pensare a una melanconia ma secondo me non esistevano i presupposti.IO sono convinto che la psicanalisi e una teoria pansessualistica e panedonistica il nevrotico non vuole uscire dalla sua malattia affronta sofferenze enormi perche il dolore equivale a un sodisfacimento il soddisfacimento con la madre rappresenta il massimo. infatti il bambino dopo essersi liberato dal rapporto simbiotico con la madre tenta di recuperarlo attraverso l ideale dell io e lo ricerca continuamente senza mai raggiugerlo.Io credo che se un bambino per vari motivi rimane impigliato in desideri incestusi non avendo superato l’ edipo e accettato la castrazione rivivra’ questo problema con le altre donne e ogni rapporto sessuale diventera un confronto con il padre.Il proseguimento della mia vita e stato cosi,pieno di paure e di blocchi e rimozioni dove il sesso e sempre in prima fila.L,angoscia per le cose rimosse e inaccettabili per la mia coscienza si lega a una fobia soprattutto riguardo alle malattie ma non solo a volte di notte mi svegliavo perche pensavo che la struttura che calcolavo potessero cadere e controllavo i calcoli questo vuol dire che forse ho rimosso anche l ostilita verso mio padre questo lei lo spiega molto bene nella fobia .IL trauma del primo amore e durato 7 mesi poi sono uscito di casa ho ripreso gli studi ma sentivo enormemente il peso di quello che era successo ero diventato un altra persona piena di paure forse una persona nevrotica.Io mi sono sposato sono nonno ma i problemi come ho spiegato prima sono rimasti un poco.Mi sono diciamo arrangiato leggendo molto Musatti e ho sempre tenuto sotto controllo le mie fobie Io so per certo che per uscirne completamente bisogna avere le presi di coscienza di quello che e successo io appunto credo ciecamento nella psicanali perche io la presa di coscienza di avere vissuto in un mondo di paure l ho provata e la mia vita e diventata normale bellissima,senza problemi di sesso,poi per motivi che non sto qui a spiegare sono tornato un po sofferente.Sono tornato in analisi dopo un lunga serie di malattie e sfortune ,trapianto, rigetto ,eviscerazione nocardia ripartenza dell epatite, una forte recidiva che mi sta torturando e mi sono chiesto se un migliore rapporto con il mio inconscio potesse aiutarmi.Con la mia concezione ortodossa della psicanalisi sono in contrasto con la mia analista e non riesco a portarla sull edipo .Non vuole che io anteponga la teoria alla clinica ma secondo me sono pochi gli psicalisti in grado di affrontare problematiche cosi vecchie.io continuero a cercare il motivo determinante delle mie fobie e mi piacerebbe sapere se sono sulla giusta strada e un suo autorevole giudizio sul trauma del primo amore. sono stato messo in lista per ottenere un farmaco per uso compassionevole. infinite grazie