Io e mio marito siamo due professionisti e godiamo di una agiatezza economica che molti ci invidiano ma non sanno che il denaro è un elemento trascurabile quando in casa ci sono problemi veri. A causa di impossibilità a procreare naturalmente, per chiusura delle tube, ho effettuato tre tentativi, andati a vuoto, di fecondazione assistita, e alla fine siamo ricorsi alla adozione. Dopo aver atteso non poco, ci hanno dato un ragazzino di 6 anni, quindi pensavo che la educazione e la formazione del carattere fosse qualcosa sulla quale avremmo potuto ancora influire, essendo io e mio marito, credo, persone sufficientemente adulte e responsabili. Purtroppo già alle scuole elementari il ragazzo ha mostrato un forte disagio. Era aggressivo verso i compagni, irrequieto, non seguiva le lezioni e hanno dovuto dargli l’insegnante di sostegno. Pensavo ad un problema di adattamento, che con il tempo tutto si sarebbe sistemato, l’amore in casa non gli mancava e invece, alle medie, la situazione non è affatto migliorata. Ora a ,14 anni, ha dei comportamenti che mi lasciano molto perplessa.Lo abbiamo iscritto ad un istituto tecnico, a scuola ci va, ma non sempre. Frequenta compagnie strane,lo vedo spesso assonnato e purtroppo quando apro il portafogli mi accorgo che spesso mi mancano soldi. Abbiamo contattato uno psicologo, c’è andato qualche volta poi si è rifiutato dicendo che lui sta bene e che erano soldi buttati via. Lo specialista mi ha detto che, in quei pochi incontri, stava praticamente in silenzio e, quando gli faceva delle domande, rispondeva con delle battute senza senso e si richiudeva in se stesso. Lei potrà senza dubbio capire come questa situazione ci ha gettato nell’angoscia per non dire nella disperazione, le chiedo un aiuto, secondo lei si può fare qualcosa oppure non c’è rimedio? G.S.
La situazione di cui mi parla, signora, è molto complessa e offre margini di intervento molto ridotti. Il problema insuperabile, come ho scritto altre volte, è che il soggetto che riteniamo bisognoso di aiuto non mostra di avere una qualche disponibilità al dialogo negando di aver necessità di alcun tipo di intervento. A 6 anni la strutturazione psichica, a differenza di ciò che spesso si sente dire,è in gran parte completata ed è molto probabile che l’amore che ha ricevuto successivamente abbia potuto incidere poco sui vissuti precedenti di cui siamo del tutto all’oscuro. Ci sono delle ricerche recenti effettuate con tecniche di neuro-imaging (Jay- Giedd )che evidenziano come, nell’adolescenza, gli emisferi cerebrali subiscono un notevole rimaneggiamento, soprattutto a livello dei lobi frontali, nell’area del cosiddetto”ripensamento assennato”,ma credo che anche questa scoperta, che lascerebbe pensare a possibili evoluzioni psichiche, sia da leggere come un rilevamento di modificazioni strutturali già ampiamente codificate e previste da ciò che era presistente.Si può solo contare sul fatto che l’affetto e le cure che ha ricevuto da voi possano far sentire i loro effetti progressivamente e tra qualche anno e allora, forse, il ragazzino sarà disponibile ad un intervento che possa sanare le ferite del suo inconscio