Buongiorno Dottore…sono confusa stanca e molto triste…ho 38 anni sposata da 14 con due figli di 11 e 14 anni. Mio marito si è rivelato alcolista (non beveva sempre, ma spessissimo si ubriacava molto) e cocainomane(ammesso l’uso da prima di conoscermi). Purtroppo la richiesta di aiuto ai suoi genitori non è mai servita perchè non mi hanno mai creduta giustificando il figlio che si era sposato giovane e che secondo loro prima di me non aveva questi problemi. Adesso mi trovo tra le mani la diagnosi di disturbo di personalità narcisistica con tratti antisociali e dipendenza da sostanza (che a detta di lui sono 3 anni che non usa, ma ho parecchi dubbi anche se i primi mesi abbiamo fatto esami costanti ed erano negativi, ma questo appunto 3 anni fa). La cura farmacologica l’ha intrapresa controvoglia e sospesa più volte fino ad oggi che sono 3 mesi che non li assume (i controlli sul sangue non li fa se non sono io a costringerlo). I suoi genitori se ne stanno lavando le mani, mi hanno responsabilizzata completamente e io non riesco a star dietro a un uomo freddo, indifferente, egoista…esce quando vuole dicendo che non deve chiedere il permesso a me, si occupa pochissimo dei figli, è sfuggente, frequenta sempre persone sbagliate che chiama amici, ma amici proprio non lo sono, maltrattando chi lo ama. Beve tutti i giorni qualcosina, una sorta di autocura credo…passa le giornate a dormire o a mangiare compulsivamente, va a lavorare solo quando vuole e se gli chiedono maggiore concentrazione e disponibilità (lavora in famiglia) scappa e va al bar…non torna quasi mai a cena e io sono diventata aggressiva e diffidente…purtroppo ha speso tutti i nostri soldi e continua senza rendersi conto dei problemi che sta creando, ha venduto oro e fatto molti debiti e io sono talmente stanca che non riesco a ragionare quando si comporta male. Da questo disturbo si può uscire? Se gli mandassi una lettera di separazione potrei muovere in lui qualcosa e magari sperare che si faccia curare davvero? Io vorrei che andasse in un centro di recupero perchè la psicoterapia di 3 anni non ha portato nessun cambiamento. Un uomo così può ottenere l’affidamento condiviso nonostante i suoi problemi? Mi creda mi si spezza il cuore all’idea di abbandonarlo…ma vivo o nel silenzio arresa…oppure maltrattata davanti ai figli che manifestano molta sofferenza. La più grande mi chiede di lasciarlo perchè non vuole più vedermi soffrire (io lo vedo come ti tratta…mi dice)è un dolore atroce per me…io vorrei solo capire cosa fare! Perchè mi sento colpevole? Sono consapevole che il mio cambiamento nei suoi confronti è giustificato dalle sue bugie, dalla sua mancanza di attenzioni, dal suo egoismo…a volte purtroppo penso che non sono stata in grado di creare con lui una relazione equilibarata perchè perdo la calma e lo colpevolizzo…ma mi ha fatto così tanto soffrire che non gli credo più…dice che io non valgo nulla e che i suoi amici sono migliori di me…(persone conosciute da pochi mesi…con parecchi problemi anche legali alle spalle)…mi aiuti…grazie di cuore…Simona