Buongiorno,
Mi trovo qui per porvi una domanda in merito alla mia insonnia che dura da circa 5 anni ormai.
Premetto di avere lavorato nel campo della ristorazione per circa 15 anni avendo orari notturni, in seguito mi sono sposata ho avuto due figli e la mia insonnia e notevolmente peggiorata….Il problema principale è che mi sveglio Dale tre alle cinque volte a notte e mangio ….Proprio così rigurgito un quantitativo di cibo dolce che da sveglia nn farei mai….parlandone cn il mie medico mi ha dato prima della melatonina, poi del serem. …trascorsi altri due anni e sentendomi praticamente distrutta da questa dipendenza da cibo notturna su consiglio di mia madre ho cominciato con 10 Goggi di depas da due gg che sono diventate 30 visto che il bugiardino parla da 1 a 2 mg prima di dormire. …inutile dirvi che le prime due ore entro in catalessi cm per dire , dopo di che ricomincia il tram tram dei viaggi avanti e indietro dal letto fino alle 5.
Adesso la mia domanda è. .A chi devo rivolgermi. ..Sono molto molto stanca….
Grazie dott. Per l attenzione, attendo suo gentile consiglio.
Cara signora , la sua insonnia attuale ha un andamento cronico , è di tipo intermittente, caratterizzata appunto da risvegli notturni frequenti e si distingue dalla insonnia iniziale, che comporta una difficoltà di addormentamento, e da quella cosiddetta terminale con risveglio precoce al mattino. La insonnia si può considerare il terminale dell’ansia diurna e quindi è importate occuparci del suo psichismo in modo globale. i trattamenti farmacologici, se possono essere di qualche utilità nella insonnia transitoria, non sono uno strumento di scelta che possa eradicare il problema in modo strutturale e definitivo, perché hanno un effetto legato alla loro presenza ,e, usati oltre i 20/ 30 giorni, possono dare dipendenza psicologica e fisica e fenomeni di tolleranza, cioè rendono necessario un aumento progressivo del loro dosaggio inducendo assuefazione. Le suggerirei, invece, un lavoro psicoanalitico che metta in luce le motivazione profonde alla radice del fastidioso sintomo ,estraendole dall’inconscio e permettendole una comprensione profonda del suo vissuto esistenziale in senso globale. Ad essa potrebbe essere opportuno affiancare una trance ipnotica meditativa, che agisce in tempi brevi, portando la mente ad uno stato di quiete e che, una volta appresa,lei può praticare da sola (autoipnosi ) prima di addormentarsi o durante i risvegli notturni. La saluto cordialmente