Salve dottore, ho un po’ tentennato prima di scrivere perché … dopo anni di psicoterapie e cure farmacologiche sono piuttosto scettica in merito! Sono stanca di medici, dottori, medicine ecc. Ho 28 anni e ho preso consapevolezza dei miei “disturbi” già nei primi anni di università quando il trasferimento e il dover far conto solo su me stessa ha fatto emergere le mie debolezze ma soprattutto il mio essere indecisa e fissata cronica.Ho avuto problemi con l’alimentazione. Dopo un semplice calo di peso ho iniziato a dimagrire sempre di più e, sebbene io adori il cibo, cucinare e mangiare, sono arrivata al punto in cui per me i sensi di colpa e di disagio dopo aver mangiato sono molto più forti del piacere che il cibo mi ha dato. Nonostante ciò mangio e tento di fare attività fisica ma è una continua tortura di pensieri e fissazioni. L’unico sollievo sta nel fatto che con il graduale aumento di peso la mia salute è migliorata e ho di nuovo il ciclo mestruale.Insieme ai disturbi alimentari ho sviluppato un ossessione per la defecazione. Stando fuori casa e condividendo casa e bagno con altre persone, mi sono accorta che io non andavo mai in bagno, cosa che fino ad allora non mi aveva creato pensieri ne problemi. Ho iniziato a fissarmi, a prendere lassativi (su consiglio di medici) .. la cosa è degenerata .. Ho tentato tanti rimedi… si sono instaurati dei veri e propri rituali! Appena un “meccanismo” mi permetteva di andare in bagno diventava un rituale e una fissazione la cui mancanza mi creava ansia e agitazione! Tutt’oggi è così! La differenza è che i vari percorsi terapeutici mi hanno dato maggiore consapevolezza e quindi vivo nel costante tentativo di equilibrare i miei disagi. Non è facile e spesso cado in stati di depressione. Ho la sensazione che non starò mai bene. Somatizzo gran parte dei miei disagi a livello di pancia, cibo, digestione, defecazione… Ho un’ossessione per le malattie e d’altra parte inizio ad odiare i medici!Il mio più grande desiderio è rilassarmi e essere più serena e spensierata. Ma ogni mio tentativo di raggiungere questo stato si trasforma in rituale e fissazione.Vorrei svincolarmi da tutto cio’! Sono tutt’ora seguita (anche se ormai con scarsa regolarità) da una psicoterapeuta cognitivo comportamentale.. anche lei è quasi sfiduciata.. riesco sempre a reiterare i miei comportamenti anche involontariamente.Tutto questo mi sta creando problemi nella vita di coppia. Il mio ragazzo non riesce a comprendere come con la mia forza di volontà io non riesca a superare problemi che sono io sola a crearmi. E in più non crede che i medici possano aiutarmi se non sono io a farlo in primis!Il mio problema ora è anche che non ho ne la voglia ne la forza di cambiare medici e psicoterapeuti e iniziare tutto da capo.. la cosa mi manda nello sconforto totale .. perché dopo due psicoterapeuti e uno psichiatra e diverse cure farmacologiche e non .. io sento solo il bisogno di liberarmi di tutto e tutti…So che basterebbe volerlo ma il mio corpo e i meccanismi che vi si sono innescati mi riportano sempre alla “realtà” e cioè (come ironizza mio fratello) “io non funziono” 🙂 non digerisco non vado in bagno mangio/non mangio … tutto un NON! E’ un cane che si morde la coda!So che forse sono richieste assurde ma io vorrei una soluzione pratica.. una parolina magica ahahah o almeno la sincerità di dirmi che accettando tutto questo io possa convivere pacificamente con me stessa ma soprattutto serenamente perché questo stato di tensione e fissazione continua mi ha davvero stancata!Forse il mio è più uno sfogo.. mi scuso del disturbo e grazie in anticipo!
Salve, il disturbo di cui soffre rienta nella sfera ossessiva e ipocondriaca con valenze di tipo anoressico, ma la diagnosi è solo un punto di partenza. Nella sua psicoterapia sono emersi conflitti instauratisi in rapporto alle figure di riferimento ed è stato elaborato sufficientemente il transfert negativo verso il terapeuta? Dalle problematiche in gioco sembra essere coinvolto il rapporto soprattutto con la figura materna, di natura ambivalente. A questo punto, dato che l’elemento somatico è in primo piano, può essere opportuno un lavoro ipnotico meditativo e regressivo dal quale potrebbe veramente trarre una proficua e valida possibilità evolutiva. La saluto cordialmente. Antonio