Gentile Dottor Miscia, le chiedo quale sia la terapia migliore per un disturbo di personalità di tipo ansioso e soprattutto se si può vivere felicemente nonostante a 31 anni non ho mai avuto una donna e mi sono solo masturbato e fatto giochi erotici in cam e questo mi crea un senso di vuoto e d´angoscia grandissimi. Ho cominciato da circa 3 mesi una psicoterapia però non so dirle quale orientamento abbia, il mio psicoterapeuta mi sta facendo scrivere i sogni e abbiamo fatto libere associazioni. Credo sia psicoterapia analitica e non cognitivo comportamentale. MI è stato diagnosticato tratti di personalità evitante e DOC. Le chiedo gentile dottore se la psicoterapia analitica è la più indicata per i disturbi di personalità ansiosi o è meglio la TCC. Inoltre la morale e il senso di vuoto non fanno parte del disturbo di personalità ossessiva e non evitante?
Per quanto riguarda il rapporto tra psicoanalisi e psicoterapie cognitivo- comportamentali può leggere il link del mio sito che ho dedicato specificatamente a questa problematica terapeutica..La psicoterapia psicoanalitica permette di sondare a fondo l’inconscio attraverso l’ interpretazione del materiale onirico e le libere associazioni, in un rapporto di transfert che viene analizzato e risolto , il tutto in una alleanza di lavoro improntata alla fiducia nell’analista ed è , quindi, secondo me , come strumento terapeutico e soprattutto conoscitivo, il modo preferibile per affrontare ogni forma di psicopatologia. Determinante, però, è la personalità del terapeuta e qui , nella scelta ,è importante affidarsi al proprio istinto che, nel primo contatto, ci suggerisce se quella è la persona giusta, o meno, per compiere questo viaggio importante. Tale fiducia il terapeuta dovrà poi conquistarsela pazientemente seduta dopo seduta. Non sottovaluti poi l’uso dello strumento ipnotico, anche nel suo versante regressivo, che può essere molto efficace specie se integrato con quello analitico. La consiglierei di non focalizzarsi troppo sulle etichette diagnostiche perché ogni soggetto ha una sua unicità che rientra faticosamente nella nosografia e quindi anche l’evoluzione della personalità non è ipotizzabile in base al quadro diagnostico ma relativa al soggetto , alle sue caratteristiche, alle sue risorse, in breve alla sua specificità. La saluto cordialmente. Antonio