Soffro di insonnia da 2 anni ormai diventata cronica.mi sono aggrappata sugli specchi tutto questo tempo con il zolpidem, ma dopo 2 al massimo 3 ore di nuovo sveglia,cosi do deciso di andare da un psichiatra a farmi aiutare. ho cominciato con cipralex 2 gocce perchè non sopporto gi antidepressivi e la temesta 2,5 la sera. Sembrava andare meglio ero arrivata a 4 gocce ma la temesta non mi faceva piu effetto. Ho pensato che fosse per via del cipralex,cosi ho smesso e la sera ho preso solo temesta.e da 20 giorni solamente che prendo temesta come e possibile che il mio corpo si sia gia abituato.continuo con il cipralex o con valdoxan di cui ho sentito parlare,cosa devo fare per dormire la notte.Io il giorno lavoro, la mia vita e cambiata sono senza forze ne psichiche ne fisiche e ho 43 anni.Ha voglia di darmi una risposta? Ma un altra cosa, se il valdoxan agisce anche sulla dopamina farà dormire la sera? Valeria
Gentile Valeria, il problema dell’insonnia è complesso perchè rappresenta il terminale di varie sofferenze psichiche che vanno dai disturbi depressivi all’ ansia generalizzata ad altre entità psicopatologiche. Perciò il trattamento dell’insonnia sarà la conseguenza della terapia della sofferenza psichica sottostante. Il Temesta cioè il lorazepam è un farmaco molto efficace ma dà un problema di tolleranza, cioè la necessità di aumentare progressivamente le dosi per avere lo stesso effetto e di dipendenza cioè la sua cessazione va effettuata lentamente per evitare problemi di astinenza.. Il Cipralex, cioè l’escitalopram è un ottimo serotoninergico che va preso al mattino a dosaggi di 10-20 mg ed ha una funzione equilibratrice..Il Valdoxan , cioè l’agomelatina, farmaco introdotto recentemente, agisce sui recettori melatoninergici e serotoninergici . L’l’ora di assunzione varia a seconda del ritmo circadiano del soggetto e , se dà sonnolenza diurna, è necessario anticiparlo alle 18-20 della sera. Ha una minima azione a livello corticale noradrenergica e dopaminergica ma la principale azione si sviluppa a livello del nucleo soprachiasmatico mimando l’attività fisiologica della melatonina intervenendo nel meccanismo di regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia. Quindi la principale attività del Valdoxan è quella di risincronizzare tale ritmo riequilibrando i disturbi del sonnoTerminato questo breve excursus farmacologico, credo che i farmaci di per sé non siano sufficienti in quanto la terapia fondamentale resta un lavoro psicoanalitico da svolgersi in profondità, con un terapeuta di fiducia. per comprendere quali siano le motivazioni inconsce che provocano la sintomatologia da lei manifestata. Man mano che procede il lavoro psicoanalitico si assisterà ad un espansione progressiva dell’Io con il disvelamento dei conflitti depositati nell’inconscio che verranno progressivamente portati alla luce ed elaborati. La sintomatologia si attenuerà, così, progressivamente rendendo meno vincolante l’uso dei farmaci. Anche l’ipnosi può essere molto efficace in questo tipo di disturbo. Particolarmente idoneo può essere un lavoro di tipo ipnoanalitico che consiste nell’effettuare, nella stessa seduta,una prima fase psicoanalitica della durata di 40-45 minuti incentrata sulle libere associazioni psicodinamiche, alla quale viene fatta seguire una trance ipnotica della durata di 20-25 minuti.Spero di averla almeno parzialmente orientata, di averle fornito valide indicazioni e di esserle stato utile. La saluto cordialmente. Antonio.