Alessandro Caro Alessandro, le premetto che l’ipnosi, attraverso la induzione della trance,è capace ,tramite la creazione di stati mentali theta rilassanti, di possedere un importante effetto antimpulsivo che può essere particolarmente efficace nel contribuire ad antagonizzare il craving alcolico.Naturalmente, per potere esprimere un parere più preciso a riguardo,per esempio sul numero di sedute , è necessario venire a contatto con la sua soggettività e comprendere, attraverso la sua biografia,le motivazioni profonde che la spingono ad eccedere nel bere, se, cioè, dietro il potus prevalgono elementi psicopatologici maggiormente di tipo ansioso o/e depressivo. Un lavoro di tipo psicoterapeutico psicoanalitico potrebbe essere molto utile come integrazione della ipnositerapia . La saluto cordialmente. Antonio