Soffro di asma bronchiale fin da bambino .Nella adolescenza la sintomatologia si è attenuata, ora a 25 anni ho cominciato nuovamente a soffrirne. La mia ragazza mi ha mollato dopo due anni, non mi è sembrato di risentirne poi troppo ma , più o meno da allorasento di star peggio del respiro. Ho fatto più volte le prove allergiche ma non mai è risultato nulla di importante. Può trattarsi di un fatto solamente psicologico?
L’asma bronchiale ha probabilmente una eziologia polifattoriale in cui è presente una importante componente psicogena. A livello psicologico è considerata come una nevrosi organica del tratto respiratorio,un disturbo di conversione pregenitale, associabile categorialmente cioè ai tics e alla balbuzie. Il contenuto inconscio nella psiche del soggetto coinvolge la relazione madre- bambino e il sintomo è stato descritto nei termini di una reazione alla separazione dalla madre, un grido di aiuto rivolto a lei, ancora pensata come entità onnipotente. Spesso nei soggetti colpiti si nota un evidente bisogno narcisistico di riguadagnare l’onnipotenza perduta dopo la cessazione della fase simbiotica. Sembra possibile ipotizzare che l’abbandono da parte della ragazza possa aver riattivato le fantasie inconsce relative al distacco doloroso dalla “imago “ materna nel momento della cessazione della fase fusionale. A livello terapeutico può essere idoneo, in questo caso, un lavoro ipnoanalitico che, contando sulle prerogative delle due tecniche può desomatizzare il sintomo ed esplorare contemporaneamente il suo significato profondo scandagliando i recessi dell’inconscio.