Caro dottore,sono un professionista abbastanza affermato, vivo nell´hinterland fiorentino.Ho 56 anni e le scrivo per esporle questo problema. La mia vita, per fortuna, mi ha risparmiato traumi importanti,anzi, senza reticenze, posso dire di aver avuto molte soddisfazioni e anche la salute per ora mi assiste.Ho due figli grandi che non hanno mai dato problemi, ambedue laureati. Sono sposato ormai da trenta anni e tra me e mia moglie penso ci sia un rapporto fondamentalmente solido, anche se ,certo, la passione appartiene ormai al passato.Vengo al dunque. Da circa un anno noto una fatica progressiva nel vivere,i miei sonni non sono tranquilli,anche socializzare per me non è più così divertente. La sera mi addormento abbastanza presto come se avessi le pile scariche,non prima di aver notato però davanti allo specchio come il mio corpo si stia progressivamente allentando.Credo che la mia sia una età in cui si tirano le somme e si guarda ormai alle spalle più che davanti. A mente fredda devo riconoscere che il bilancio della mia esistenza è più che lusinghiero ma tutto ciò non si ripercuote a livello emotivo: mi sento inappagato, come se mancasse un qualcosa di davvero soddisfacente. il medico mi ha proposto una terapia antidepressiva ma io non la voglio perchè non mi sento un depresso ma allora di che si tratta?Le porgo i miei distinti saluti. F.R.