Caro dottore,sono una giovane donna, single. Vivo perennemente nell’ansia, qualunque cosa possa fare e non ho mai un minuto libero. Ho paura degli spazi vuoti? Mi riempio la giornata fino a che , sfinita, crollo a letto esausta. Ho una relazione burrascosa con un ragazzo ormai da due anni, ci prendiamo e ci lasciamo spesso e credo che la colpa sia tutta mia, dopo un pò non lo sopporto più perché mi sento soffocare. In quei rari momenti che sto un po’ meglio , mi viene in mente che mi capiterà qualcosa di brutto e ricomincio con l’ansia. L’ipnosi mi può aiutare?
E’ una lettera molto concentrata sull’hic et nunc della sua vita poiché non riferisce nulla riguardo alla sua situazione familiare e alla sua identità in chiave storicizzata, nel senso di informazioni o almeno accenni ai suoi dati biografici . Sembra possibile ipotizzare che la sua ansia abbia la funzione di evitare la formazione del pensiero che, essendo carico di valenze persecutorie,deve essere tenuto in scacco tramite un agire che non lasci spazio alle fantasie temute. Quindi il problema ansioso rimarrà fino a quando le immagini interne, bonificate, non avranno libero spazio, rendendo superflua l’arginatura difensiva. L’ipnosi può, attraverso la creazione e l’addestramento alla trance essere un aiuto importante.Data la sua giovane età riterrei opportuno, successivamente, in presenza di una sua disponibilità, un lavoro di approfondimento per sollevare il velo delle rimozioni presenti nell’inconscio. Dico successivamente all’ipnosi , perché essa è utile come strumento propedeutico alla psicoanalisi in quanto permette di dilatare spazi e tempi che attualmente ,nella sua mente, nella loro concitazione, sono inidonei a cogliere ed assaporare la lentezza del lavoro archeologico chiarificatore.