Carissimo dottore, sono una ragazza di 22 anni, le scrivo per chiederle un’opinione su quello che mi succede. Da ottobre 2013 fino ad aprile 2014 ho sofferto di forte ansia con sintomi di depersonalizzazione e derealizzazione. Avevo la costante sensazione di essere fuori dal mondo, mi sentivo diversa, mi percepivo strana, come se non fossi più la persona di prima anche se avevo la consapevolezza che non era realmente così. Vivevo in un sogno, tutto era cambiato, la mia voce era diversa.. io ero diversa. Preoccupata contattai subito lo psichiatra che mi rassicurò dicendomi che si trattava di un ‘disturbo post traumatico da stress’ e mi disse che la mia mente per proteggermi dal periodo stressante che stavo vivendo si dissociava dalla realtà. Mi disse di stare tranquilla perché non soffrivo di disturbi dissociativi veri e propri, ma erano solo dei sintomi seppur molto spiacevoli da vivere. Mi prescrisse una cura farmacologica: prendevo un antidepressivo (cipralex) una volta la mattina appena sveglia e 10 gocce di ansiolitico (en) 5 la mattina e 5 la sera. Intrapresi anche una psicoterapia cognitivo-comportamentale e dopo sei mesi finalmente ritornò il sereno nella mia vita. Ero felice, piena di energia, sorridevo sempre ed ero convinta che ormai quei brutti ricordi facevano solo parte del passato. Purtroppo mi sbagliavo. Lentamente scalai la cura farmacologica fino a sospenderla del tutto nell’ottobre del 2014. Tutto è andato bene fino a marzo di quest’anno. Da un giorno all’altro, come un fulmine in mezzo al cielo iniziai ad accusare forte ansia con sintomi come giramenti di testa, vertigini, nausea e aumento del battito cardiaco. Spesso quando camminavo sentivo le gambe come bloccare, avevo difficoltà a camminare perché avevo paura di cadere visto che avevo anche i giramenti di testa. Sono andata sempre avanti ignorando questi sintomi, facendo finta di stare bene finché pochi giorni fa l’incubo di qualche anno fa è ritornato nella mia vita. Ho nuovamente la sensazione di essere distante dalla realtà, tutto mi sembra diverso, io mi percepisco diversa anche se so benissimo di essere sempre io. Sono consapevole che si tratta ‘solo’ di forte ansia perché sto vivendo un periodo stressante. Non ho tanta paura perché riconosco i sintomi, so che sono caduta di nuovo, ma voglio rialzarmi, voglio ritornare a stare bene. Ho contattato il mio psichiatra e la settimana prossima andrò da lui per parlarne e se è il caso ricominciare la cura.Le scrivo per chiederle una sua opinione. Secondo lei perché questa sgradevole situazione è riemersa nella mia vita? Cosa mi consiglia di fare? Secondo lei in questi casi qual’è l’approccio psicoterapico da prediligere? La ringrazio tanto per l’attenzione. D