Buongiorno, vi scrivo perchè ho bisogno di un parere esperto riguardo i miei problemi in famiglia. Sono una donna di 28 anni, ho sempre avuto dei problemi all’interno della famiglia, dovuti al rapporto altamente conflittuale dei miei genitori. Ho un fratello di 24 anni e una sorella di 14 anni. Mia madre ha 52 anni e io credo, anzi ne sono quasi certa, che sia borderline. L’ho sempre trovata poco affettuosa nei nostri confronti, molto permalosa e aggressiva, molto irrascibile. Sono sempre stati frequenti episodi di piatti o sedie lanciati. Le percosse sono state il metodo “educativo” da lei scelto e applicato e la violenza psicologica nei nostri confronti un modus operandi. Mio padre non è riuscito ad arginare il problema, e a convincerla a prendere atto del disturbo e a curarlo. è come se mia madre avesse sempre giudicato un tabù i problemi della personalità. Io all’opposto sono stata sempre attratta da questi studi, ma non mi è stato permesso di intraprenderli. Forse perchè non volevano che arrivassi a determinate convinzioni. In questi ultimi giorni ho dovuto affrontare un grosso stress psicologico riversatomi da mia madre. Io vivo in un’altra città con il mio compagno, con lui ho una vita serena, i problemi che mi schiacciano sono sempre legati al mio passato in famiglia. I miei genitori, dopo 25 anni di matrimonio, nel 2009 si sono separati, io ho reagito andando via di casa, affittando una stanza nella città sede dei miei studi universitari(studi in lingue,che stentano ad arrivare ad una conclusione perchè non mi sento serena e perchè ho dovuto lavorare per mettere da parte soldi che mi permettessero un piano di fuga). Non tolleravo i crolli emotivi e gli eccessi di ira di mia madre e la continua pressione psicologica alla quale mi sottoponeva da sempre, sfogandosi con me dei suoi problemi con mio padre e della sua mancata realizzazione professionale e del rapporto conflittuale con gli altri due figli, soprattutto con mia sorella. Dopo un anno di separazione i miei hanno tentanto una ricongiunzione ,a detta loro per il bene di mia sorella, anche io sono tornata a casa perchè i miei mezzi di sostentamento si erano esauriti e non ho trovato un altro lavoro. Questo tentativo di riconciliazione dopo 2 anni si è rivelato fallimentare. Nel frattempo anche mio fratello nel 2009 è andato via di casa intraprendendo la carriera militare. La mia curiosità e voglia di capire, ed aiutare/aiutarmi ha innescato in me un doloroso percorso di autoaccettazione e autoanalisi. Ho scoperto così la teoria dell’attaccamento di Bowlby, e la grande incidenza secondo gli studi di Masterson della “trasmissibilità” del DBP. Io credo di aver sviluppato una personalità di tipo evitante. Sto cercando di lavorarci e ho il pensiero di entrare in terapia. La mia preoccupazione maggiore però riguarda mia sorella. Credo sia borderline anche lei, con episodi autolesivi (si pratica dei tagli sulla pelle), io non ne ero a conoscenza, ma lei stessa è entrata in contatto con la psicologa della scuola e da lì ha fatto la richiesta di andare a vivere in una casa famiglia. Mia sorella attualmente vive da sola con mia madre. Questi avvenimenti hanno fatto arrivare mia madre ad un crollo emotivo, non riesce a gestire i problemi di mia sorella e le sue reazioni sono sempre irresponsabili ed incontrollate. La paura che mia sorella andasse via di casa, ieri sera l’ha fatta esplodere, abbiamo avuto un’accesa discussione per telefono durata un’abbondante mezz’ora, dove io dopo averla ascoltata sono scoppiata dicendole che non era giusto che mi buttasse addosso SEMPRE tutti i suoi problemi, impedendomi così una vita serena e precludendomi un rapporto madre-figlia sano. La paura di perdere il controllo su mia sorella e vedersela a suo dire “portare via”, quando è mia sorella che vuole andare via (come abbiamo fatto noi, in età più matura però), le ha fatto perdere il controllo. Dopo aver chiuso al telefono con me, mi sono resa conto di essere stata dura, la paura di ferirla e il senso di colpa che riesce ad instillarmi, mi hanno subito spinto a mandarle un sms di scuse. Le ho rimproverato di non avere rispetto della mia vita, perchè sono sotto pressione per un esame e queste situazioni non mi permettono di rimanere concentrata nello studio, non do un esame da 2 anni..sono in una fase di stallo, nonostante ciò mi mancano solo 5 esami e voglio riuscirci. A questo mio sms di scuse lei ha risposto con un sms dai toni patetici, che minacciava implicitamente il suicidio. Immediatamente ha spento il cellulare lasciando mia sorella da sola in casa, ed è mancata per 5 ore senza dare notizie di sè. Nel frattempo io ho allertato mio fratello, in servizio a Roma, mio padre che si è preso cura di mia sorella, e mia nonna materna che non sapeva nulla di tutti questi avvenimenti. Come dicevo all’inizio, mia madre ha 52 anni e mia sorella 14, sono preoccupata per entrambe e mi sento impotente. Il mio carattere non mi permette di reagire con forza e l’unica cosa che so fare è prendere le distanze per non farmi schiacciare. Ho passato 5 ore nell’ansia più totale, con la paura che mia madre si togliesse la vita, ed io che ero stata l’ultima a sentirla, mi sono sentita estremamente in colpa per la paura di esserne stata la causa, o più che altro la goccia che fa traboccare il vaso. Mio padre mi ha consigliato di starne fuori e pensare a me stessa.Adesso dopo ieri sera mia sorella è con lui, perchè mia madre una volta tornata a casa l’ha massacrata di botte. Io ho saputo tutto questo da lei stessa che, senza nessuna traccia di pentimento per quello che ci aveva fatto patire mi raccontava di come l’aveva picchiata e di come mia sorella un giorno sarebbe tornata strisciando. Sono quasi sicura visto il discontrollo della rabbia e il mancato senso di colpa, unito ad un atteggiamento minatorio di abbandono e suicidario che lei sia borderline, vorrei che si curasse ma non mi ascolta. Sto male anche per mia sorella che a 14 anni vede come una via d’uscita la casa famiglia. Spero che mio padre riesca ad evitarlo ma a dire il vero non so se per lei sarebbe meglio crescere con mio padre, o andare in casa famiglia. Mio padre è un capitolo a parte,ha subito la perdita di entrambi i genitori durante l’adolescenza,è una persona apparentemente forte ed autoritaria ma schiacciata dal dolore di una vita condivisa con una moglie borderline, ho riscontrato su di lui comportamenti DOC. Anche lui non è stato un esempio di padre modello, molto assente, tendenzialmente scontroso e non affettuoso. Stiamo riprendendo i rapporti solo adesso dopo 7 mesi di rifiuto da parte mia. Nella vita di mia sorella però è stato molto meno presente. Sono stati frequenti gli episodi dove i miei genitori si sono picchiati, pesantemente, e denunciati reciprocamente ai carabinieri. Ho una domanda : sono cresciuta in una famiglia disfunzionale? Vorrei dei consigli per capire cosa è meglio per mia sorella, dato che mia madre rifiuta aiuto e sa solo manipolarci. Ho molta rabbia nei suoi confronti per quello che mi ha fatto patire, ma ho paura che possa fare peggio percependolo. Intanto io mi nego, la evito, ed è naturale che lo senta. Mio fratello nega il fatto che lei possa essere borderline, vede il problema solo in mia sorella e da Roma per lui è facile chiudermi il telefono in faccia quando gli metto davanti questi fatti. Nonostante ciò sta prendendo un permesso per raggiungerci, la mia famiglia risiede a Giarre in provincia di Catania, io a Catania. è paradossale che io scelga di starne fuori vista la vicinanza e che lui invece neghi il problema ma si renda disponibile a fare il suo gioco. Sin dall’adolescenza mia madre è stata molto competitiva con me, non mi faceva mai complimenti, anzi mi disprezzava e non mi ha mai spinta al miglioramento. Credo che questi atteggiamenti rimasta da sola con mia sorella siano stati più marcati e abbiano creato dei turbamenti maggiori in mia sorella. Ho deciso che non voglio fare il suo gioco, l’unico modo per avermi vicina sarà l’accettazione da parte sua del disturbo e la cura, senza questi presupposti non sono disposta a starle vicino. Grazie e scusatemi per la prolissità