Ultimamente ho sperimentato una forte sensazione di ansia e di malessere dopo aver cominciato a fare dei viaggi in treno e sentendomi disturbato da altri viaggiatori. Non che questo mezzo in sè mi crei difficltà perchè viaggio spesso in aereo, auto, e altri mezzi senza nessun problema, come non ho nessun problema in tutte le fasi della vita e posso dire di non avere fobie particolari se non per il rumore. Quello che ormai ritengo insopportabile è il pensare di sedermi e di avere di fianco persone(al 95% donne) che incessantemente, o anche occasionalmente, fanno uso del cellulare e ti parlano vicini magari ad alta voce obbligandoti a partecipare. Mi è capitato di dovermi sorbire telefonate del tutto inutili e sciocche anche per più di un’ora filata. Ho provato a viaggiare solo in certe carrozze dove l’uso del cellulare sarebbe non consentito ma purtroppo lo scarsissimo senso civico di molte persone rende anche questo ambiente poco sfruttabile. Ormai il disagio e il timore di incappare in queste situazioni è talmente forte che non riesco proprio più a prendere un treno e dovrò rinunciarci o viaggiare solo in carrozze senza prenotazione ove potermi spostare liberamente. Mi creda l’ansia e il malessere è così forte che ritengo il problema non più trascurabile. Sono io esagerato o viviamo ormai in una società in cui certi fenomeni sono incontrollabili e non rimane che la fuga?? Grazie
Credo che, nel suo caso, non si tratti di liguirofobia nella quale il soggetto è preso da ansie e malessere quando è in presenza di rumori forti, si può parlare, invece, probabilmente, di disagi legati al vettore usato e soprattutto alla impossibilità di sottrarsi ad uno stimolo spiacevole.La soluzione più idonea e soddisfacente per affrontare il problema sarebbe quella di imparare l’ipnosi meditativa la quale la pone in uno stato di trance, che si può raffigurare come una bolla psichica che la protegge dalla invasività dell’ambiente esterno.I rumori le arriveranno lontani, ovattati ed entrerà in una altra dimensione temporale. Un cordiale saluto. Antonio