Salve dottor Miscia,brevemente le spiegherò la mia situazione,mi chiamo Antonio e ho 41anni,sono padre di un bimbo di un anno,avuto con la mia compagna,attualmente non viviamo insieme ,lei con il bimbo vive dai suoi genitori,io per lavoro sono stato fuori,ora sono rientrato per qualche mese,cercando di stare vicino a mio figlio assumendomi la responsabilità che mi competono,il punto è che non amo più la mia compagna ,non abbiamo rapporti,ho provato a dirglielo ,ma ho paura che lei non lo accetti,ho provato a convivere con loro per un periodo ,ma avevo una sensazione di soffocamento,ho provato a parlarle ulteriormente dicendole ancora una voltache non provo più nulla per lei ,ma è come se se ne dimenticasse!ogni volta che apro l’argomento inizia a piangere! Vorrei sentirmi libero ,di vivere la mia vita ,ma temo lei potesse fare qualcosa di sbagliato ! Non so come affrontare questo aspetto,psicologicamente mi sento stressato,vorrei sentirmi libero di scegliere ciò che è meglio per me ! Non riesco a pensare di dovermi immolare ,sacrificare per mio figlio e vivere un rapporto di coppia che ormai non c’è ! Non riesco ad accettare l’idea di vivere un rapporto frustrante ,fatto di bugie ,tradimenti,e tutto il resto! La ringrazio Antonio
Caro Antonio, l’unica soluzione percorribile è un profondo lavoro psicoanalitico che rinforzi la sua identità, la sua autostima e quindi le sue capacità di scelta. Questo percprso le permetterà di superare la paralisi decisionale che attualmente tende a parassitarla. Resta da capire come si inquadra, nel tutto, la decisione di mettere al mondo un figlio, se ha avuto ,o meno margini di consapevolezza . come questo si inquadri nella sua problematica globale di dipendenza dalla donna e come possa acuire il bisogno di evadere ma contemporaneamente rafforzare la sua difficoltà a farlo. Un cordiale saluto.Antonio