Sono sposato da qualche anno e mi trovo assediato dall’angoscia. Mia moglie,dopo che abbiamo cercato inutilmente di avere figli, ha come cambiato carattere, è diventata possessiva, opprimente. Quelle rare volte che mi riesce uscire da solo la trovo sveglia quando torno, anche a notte fonda, e mi tempesta di domande sul come e sul dove; a volte l’ho sorpresa a ciacciare nel telefonino e quandoci capita di essere in compagnia tiene gli occhi su di me fissata che possa guardare qualche donna, non mi fa più vivere.Eppure durante il fidanzamento mi sembrava diversa, come è possibile un cambiamento del genere?
E’ probabile che la dinamica di dipendenza di sua moglie esistesse anche precedentemente e fosse solo cripticizzata, cioè rimanesse inconscia. E’ un problema complesso che affonda le sue radici nella relazione con gli oggetti di riferimento. Può essere ricollegata, ad esempio a problemi insorti quando era bambina, durante la fase simbiotica del rapporto con la madre, con successivi problemi di autonomizzazione e individuazione che tendono a ripetersi con quel meccanismo che Freud definì “coazione a ripetere”.Si riproducono, cioè, da adulti, relazioni anaclitiche nelle quali non si può avere una autonomia dall’altro in quanto la propria identità è precaria e il proprio sé non è concepibile come separato dal sé dell’altro. Da qui deriva, nel rapporto con il partner, il bisogno , la gelosia, il possesso. Nel caso specifico di sua moglie non va però trascurata la possibilità che la vissuta incapacità di avere figli possa aver creato in lei una crisi di identità per quanto riguarda il suo ruolo materno e sottolineato una conflittualità concernente la propria femminilità con aspetti regressivi che possono essere alla base del comportamento nei suoi confronti a cui lei fa riferimento.