Buongiorno, ho letto le diverse riposte e trovo che lavori con serietà e discrezione e grande disponibilità per questo, sebbene si tratti di problemi molto personali le espongo la mia situazione e confido in una sua gentile riposta in privato. Sono una ragazza di 34 anni e mi vergogno delle mie parti intime da cui deriva il divieto del sesso orale. Iniziai a provare piacere all’età di 4 anni e mia mamma mi sgridava diendo che non voleva più che facessi quello davanti a lei o altri (stringevo forte le gambe e mi impegnavo fino alla fine di quello che non sapevo essere un orgasmo). Era comprensibilmente fasitidioso da gestire per lei pero anche se capisco che la imbarazzasse temo di avere avuto delle conseguenze e mi chiedo se è vermanete normale una masturbazione frequente a quell’età fino ai 8 9 anni. Alle scuole medie nell’ambito delle prime scoperte sessuali mi confidai con un’amica circa la mia modalità di masturbazione. In seguito ad un litigio rieri tutto ai compagni di scuola e fui umiliata pubblicamente ed esclusa. Ho sofferto di disturbi almentari dall’età di 15 anni ed avevo continui desideri di morte. A 17 ho avuto una sbandata e avevo attività sessuale promiscua (ma 2 o 3 episodi non era un’abitudine). SOno tornata “normale” e serena dai 20/21 anni I disturbi alimentary comparivano solo quando mi sentivo rifiutata in relazioni sbgliate, ma tutto era nella norma. A parte un periodo in cui ho avuto ossessioni pure (pensieri meccanici non voluti tipo “bestemmie in chiesa”, auguri di male a donne incinta, cattiverie automatiche che mi facevano paura perchè moralmente riprovevoli, le ho curate da sola e sono finite, ora le ho vagamente in qualche periodo di stress). I problemi sono iniziati a 26/27 anni circa quando ho iniziato ad accorgermi che mio padre si chiudeva in bagno per masturbarsi. ero inorridita ma al contempo la cosa mi eccitava come fatto prettamente legato alla mascolinità e non al legame familiare. Ho iniziato anche a capire gli sguardi di mio padre che mi guardava con voglia e una eccitazione mal nascosta cui a volte seguivano sedute al bagno. Inorridivo e per non sentire rumori strani che mi facessero impazzire scappavo al piano di sopra e cercavo di sottrarmi a quel meccanismo che mi faceva sentire in colpa e inutile. In quel periodo dissi cio alla psicologa da cui ero in trattamento per I disturbi alimentari, bulimia che era diventata ingestibile in quel periodo. Ora prendo fluoxetine e sto bene da quando sono andata via di casa. Insomma io non ho iniziato un bel niente credo che sia stata vittima di una violenza e abbia subito, sebbene non in maniera grave da compromettere la mia esistenza anche sessuale. Ecco vorrei un suo parere per favour, grazie