Salve ,sono una ragazza di vent’anni. In realtà non penso di avere problemi gravi ma sono ossessionata da alcune cose. Sono sempre stata insicura ma ultimamente ho troppi pensieri negativi..un giorno mi è capitato di guardare la mia immagine in uno specchio doppio . Da lì ho cominciato a farmi complessi sulla mia faccia, mi chiedo come sono realmente , come mi vedono gli altri, e penso che se mi vedono come io mi vedo nel doppio specchio,sono orribile. Non capisco perchè questo pensiero mi causa un profondo disagio e tristezza. Alcune volte non ci penso, altre volte ne sono ossessionata. Anche altre volte, quando alcune persone parlano tra di loro, penso che stanno dicendo che sono brutta e che parlano di me, anche se qualcuno fa una battuta innocua. Per quanto riguarda il carattere, non so definirmi realmente..alcuni giorni sto abbastanza bene, sono tranquilla, altre volte ho uno sconforto assoluto,mille pensieri come quello che descrivevo prima, ho paura di non essere mai abbastanza …Forse c’è qualcosa dietro, so solo che non riesco a vivere serena
Salve, cara ragazza, in quello che lei scrive riguardo a se stessa, si può rilevare che la parte critica e negativa di sè viene proiettata sullo specchio e sulla valutazione che lei attribuisce agli altri riguardo alla propria immagine corporea, ma rimane in lei il senso critico che ciò che attribuisce agli altri è qualcosa che proviene dal suo interno e non ha una dimensione realistica.Sono persieri dismorfobici ed ossessivi che necessitano di essere bonificati. Lei si chiederà come, e io le rispondo che ciò può avvenire solo attraverso una persona, uno psicoanalista, che susciti la sua fiducia e che si inserisca nella sua psiche con la sua immagine benevola e comprensiva. Così, tramite nuovi introietti, potranno essere sostituite e sanate le fantasie arcaiche giudicanti e svalutative, le quali derivano dal suo passato in rapporto alle figure di riferimento , che sono state introiettate nella sua psiche, connotando in modo depressivo e svalutativo l’immagine di sè e dando un senso carenziale alla sua autostima. La saluto cordialmente. Antonio