Gentile dottore,le scrivo per un problema che credo sia comune a molte ragazze,anche se è così difficile avere confidenze sincere in questo campo. Fisicamente sono, direi, nella media, anzi piuttosto carina, anche se, pur avendo solo 28 anni ho, a volte, da qualche tempo, la sensazione di essere già vecchia(!).Vengo da un periodo grigio, il mio ragazzo mi ha lasciato dopo 6 anni e l’ho presa male, sono stata a rimuginare per un bel po’. Mi sono chiesta cosa non andava in me e perciò vengo al dunque. Una delle cose che lui mi ha rinfacciato, quando mi ha lasciato, è il fatto sessuale “ …a letto sei così faticosa….” Le sue parole mi bruciano ancora dentro nonostante siano passati ormai diversi mesi. Ho pensato che il motivo principale del suo abbandono fosse quello . Effettivamente è sempre stato un mio problema, cercherò di farmi capire. Lui è stato il mio secondo ragazzo ma non è che con il primo le cose andassero meglio. Credo di non aver mai provato quello che dicono le mie amiche quando si riferiscono all’orgasmo, io sento solo un piacere attenuato e le cose che faccio mi sembra di farle per far contento “lui”, in gran parte “faccio finta”. Alla fine non ho una sensazione evidente di appagamento, credo che chi mi sta accanto dopo un po’ se ne accorga. Penso che il problema stia tutto nella testa anche se non so di che si tratta, non so come fare a sbloccarmi, mi può dare una mano? Cordiali saluti F.G.
Il problema della frigidità ha aspetti diversi e spesso associati: assenza di desiderio sessuale, vera repulsione verso i rapporti sessuali, insensibilità vaginale, inibizione dei movimenti, assenza del piacere e dell’orgasmo(dispareunia), vaginismo (spasmo doloroso al momento della penetrazione). Può essere abituale,(subita passivamente o mal tollerata) od occasionale(dipendente dal partner, dalla paura di gravidanza o da molte altre cause); la sua risonanza psicologica è molto variabile,poichè tali problematiche tendono ad acquisire oggi più importanza in relazione all’evoluzione socio-culturale. Alla base del problema sembrano trovarsi conflitti edipici e soprattutto preedipici irrisolti,spesso si trova rimossa, nell´inconscio, la presenza di una “imago” materna severa e rigida, critica e repressiva nei confronti della sessualità della figlia e anche timorosa di vederla crescere come donna per propri problemi competitivi. A volte un partner premuroso e attento al godimento della propria compagna può essere introiettato, a livello di immagine, come figura benevola capace di sostituirsi alla figura materna ed è in grado di sbloccare, almeno parzialmente, situazioni che sembrano molto compromesse.Per evitare, però, che la eventuale presenza di legami con queste caratteristiche possano favorire dipendenze, anche in questi casi, in cui la insoddisfazione della donna è resa meno pressante ed alleviata, è sempre opportuno effettuare una psicoterapia psicoanalitica, meglio se preceduta da un trattamento ipnotico allo scopo di desomatizzare il sintomo e mentalizzarlo.