Gentile Dottor Miscia, mi rivolgo a lei per chiedere come e se posso definire una certa preferenza sessuale, parafilia. Frequento un uomo di 47 anni ormai da qualche anno ma non regolarmente. Solitamente trascorriamo del tempo insieme qualche fine settimana, ma solo per un giorno, massimo due, o… se gli impegni ce lo permettono, durante la settimana, dopo il lavoro. Viviamo in due città diverse ma in poco tempo raggiungibili. Ci vogliamo bene e questo sentimento non è discutibile. Spesso mi capita di riflettere su noi due e su come potrebbero svilupparsi diversamente i nostri sentimenti. Nonostante ci conosciamo da lunghissmo tempo, solo a partire da qualche anno abbiamo approfondito la nostra amicizia grazie a piccole e grandi confidenze che ci hanno permesso di entrare in maggiore sintonia. Ci sono stati tuttavia lunghi periodi in cui siamo stati “assenti” l’uno all’altro, sia per scelte di vita differenti, sia perchè era mancata la volontà di parlare più apertamente e liberamente. Nell’initimità condividiamo spesso preferenze e ci piace prenderci cura l’una dell’altro. Poco tempo fa si è però verificato un episodio che mi ha paralizzata e irrigidita lasciandomi purtroppo un retrogusto poco gradevole. Senza preavviso di alcun genere, A.(userò l’iniziale del suo nome) ha tentato di filmare l’atto sessuale ma nello specifico i miei genitali. Aggiungo tuttavia che il tentativo di filmare si è rupetuto per la seconda volta a distanza di circa un anno e mezzo. Devo ammettere che se la sua richiesta fosse stata accomapgnata da un permesso, forse, per gioco, avrei accettato di essere filmata o di filamre entrambi. Non è successo, purtroppo. Ho chiesto dopo spiegazioni perchè volevo capirne il motivo. Forse anche troppo facile da indovinare ma…. non per me che mi sono sentita semplicemente un “oggetto”. Infatti la risposta è stata diretta e semplice: ” rivedere un filmato “live” mi ecciterebbe di più durante la masturbazione!”. In seguito a questo episodio ho inizato a pensare che si tratti di una necessità assoluta per raggiungere più facilmente l’orgasmo in assenza di una partner ma non io necessariamente e che abbia una vera e propria collezione di filmati di cui dispone quando ne ha voglia. Secondo Lei, possono essere fondati i miei sospetti? Io affronterei ancora una volta con A. l’argomento perchè mi piacerebbe capire meglio, ma vorrei ricevere da Lei un consiglio da esperto su come comportarmi e un suggerimento su cosa tenere in considerazione di fronte alle sue richieste. La ringrazioE.A
Oggi perchè una pratica possa definirsi parafilica deve comportare sentimenti di disagio per le proprie pratiche sessuali e desiderio sessuale verso una persona che non abbia dato il proprio consenso o che non siano in grado di darlo. Sono considerate parafilie il feticismo (utilizzo di oggetti extra-sessuali), esibizionismo (esposizione degli attributi sessuali a persone non consenzienti), sadismo (eccitazione sessuale che consiste nel provare e/o provocare forme di dolore ad altre persone), frotteurismo (forma di parafilia che consiste nel “toccare” una persona in modo compulsivo), pedofilia (eccitazione sessuale verso adolescenti), scopofilia (necessità sessuale di osservare persone impegnate in attività sessuali), feticismo di travestimento (desiderio ed eccitazione nello sfoggiare abiti dell’altro sesso) e masochismo (forma di parafilia in cui l’eccitazione si raggiunge attraverso l’umiliazione o il dolore).Premesso questo non mi pare che l’atteggiamento e le richieste del suo partner siano rubricabili in tal senso, anche se nell’occasione a cui lei fa riferimento è mancato un suo consenso. Da considerare anche l’episodicità con cui si è verificato. Tuttavia un chiarimento con l’uomo non pare avere controindicazioni, anzi può essere opportuna riguardo al fatto, o meno, che egli possa perseguire l’orgasmo avendo a disposizione una serie di filmati. Da monitorare , inoltre sarà l’evoluzione della situazione nel tempo per quanto riguarda il rapporto tra voi. Un cordiale saluto. Antonio