Ho 48 anni, due bambini di 10 e 12 anni. Orfno di genitori sia io che la mi ex-moglie. Circa un paio d anni fa mia moglie palesa l’inenzione di separarsi, perchè dice, a 45 anni e 15 anni di matrimonio che non mi ama più non prova più niente per me. Due mesi dopo mi chiede se mettiamo in caniere una terzo bambino esponendosi anche con i figli. La storia va avanti finche non trova lavoro e con il lavoro l’amante. Io ho già tentato il suicidio una volta, sono stato ricoverato 21 gg in Psichiatria. Ma io non voglio e non riesco ad accettare questa situazione perchè mia moglie, a distanza di mesi, non ha ancora plaesemnte confessato di avere un amante. Mi da fastidio vedere anche i bambini. Sto pensando di ordinare su internet del cianuro e chiudere….
Per me è troppo… le parole separazione, divorzio e famiglie allargate sono delle vere e proprie storture verbali… non lo accetterò mai…
Grazie per una eventuale risposta… (se avrò te mpo di leggerla)
Saluti,
Dario
Salve, il fatto che lei mi abbia scritto significa che cerca un contatto e questo è molto positivo. Lei ha una rabbia talmente forte verso sua moglie e, secondariamente, verso i suoi figli, i quali, nel suo inconscio sono legati alla madre, che tale rabbia rischia di travolgerla rivolgendosi verso di sé. I suoi propositi suicidari sono alimentati dall’idea che la sua compagna, dopo il gesto, sarà presa da rimorsi che le renderanno la vita impossibile e questo sarebbe l’unico modo che lei vede attualmente per punirla. Ascolti invece la mano tesa da qualcuno che voglia soccorrerla, e potrà elaborare i sentimenti di odio e di vendetta, considerando che sua moglie non è un suo possesso e che il proprio equilibrio potrà essere trovato spostando il baricentro su se stesso e la sua identità, rinforzando il suo Io e la sua autostima e parallelamente vedendo e sentendo diminuire i sentimenti di rancore e gli stati mentali vendicativi. La saluto cordialmente ringraziandola di avermi dato la possibilità di leggere le sue righe e il suo grido di aiuto, e di aver nutrito in me la speranza di poterle essere stato utile in qualche modo.