gentilissimo dottor miscia ho avuto modo di scriverle tempo fà e non le nascondo la gratitudine provata nel ricevere la sua risposta.sono in analisi da quasi 3 anni a causa di un problemastrutturale della personalità purtroppo giunto all’osservazione clinica dopo molti anni dall’esordio e grazie al lavoro del terapeuta ho quasi sconfitto lo zoloft che non assumo più da quasi 2 anni e non assumo nessun tipo di psicofarmaco.. un bel risultato senza dubbio ottenuto non senza difficoltà e rifacendomi al titolo del messaggio questa è sicuramente neuroscienza!quello che x me è fantascienza e non accetto assolutamente dal mio terapeuta è l’inganno sulla diagnosi di nevrotico datami. pian piano ho scopertoun pò con internet e un pò lavorando su me stesso che la scissione e l’identificazione proiettiva è il mio pane quotidiano purtroppo…ci sono parti di me tenute ben separate..le cosiddette parti cattive.. e che fanno di me un cadavere che cammina..ed ora tutto senza nessun farmaco.. sono quasi un eroe…lei capirà! è palese che io abbia una struttura di personalità borderlineo psicotica. ho instaurato una lotta col terapeuta come fanno tutti i pazienti di certo non nevrotici… sono deluso ed ora provo una doppia sofferenza…questi problemi si devono accettare non si possono risolvere purtroppo..sono pienamente cosciente di essere costrettoa rimanere agganciato alla terapia ma più vado avanti più sto male.. contando anche che i miei 35 anni non sono pochi visto che sono in terapia da soli 3 anni!cmqfinita la luna di miele e le tanto famose parti buone di me… ora la terapia sembra un massacro! questa è la mia polemica riguardo la psicanalisi:che bisogno c’è di dire ad un paziente di essere nevrotico quando è ben di più? non riesco ad accettarlo!cordiali saluti e buon anno visto che è appena iniziato
Salve, ho inserito questa lettera nel paragrafo borderline perchè lei la potesse ritrovare e voglio dirle che la diagnosi ha un valore solo indicativo e può essere fatta solo dallo specialista che la prende in terapia analizzando il proprio cntrotranfert cioè i sentimenti che lei attiva nel terapeuta. Perciò le diagnosi reperite su internet non sono indicative per quanto riguarda la sua specificità. Continui con fiducia la terapia proiettando le sue parti cattive sul terapeuta che, come una madre buona, sarà capace di accoglierle e di restituirgliele bonificate. Un segno molto positivo per la sua situazione psichica è l’esistenza , in lei, di un equilibrio. pur sofferto, senza attuale supporto farmacologico. Ricambio i saluti. Antonio