salve, intanto la ringrazio per la risposta appena ricevuta, e vorrei specificarle che sto seguendo unapsicoterapia mi sembra analitica, che a questo puntomi sembra solo ed esclusivamente supportiva visto che io sono refrattario e impenetrabile.. come se volessi ribadire di continuo al terapeuta che per me non c’è nulla da fare o meglio ancora come se affidandomi allaterapia dovessi rivivere un trauma ed un unione inaccettabile per la mia psiche. sono estremamenteparanoico e vado a trovare degli appigli che conferminole intenzioni malevole del terapeuta. spingo il terapeuta a colludere con le mie parti psicotiche affinchè egli confermi le mie convinzioni.. forse questa cosa ha a che fare con l’identificazione proiettiva. lui dice che in me non c’è niente di oggettivo ma che sono delle rappresentazioni mentali!ultimamente si è parlato di posizione schizoparanoide riguardo alla mia situazione. comunque all’inizio della terapia mi è stato detto che io con il tempo posso avere una vita normale e che la terapia fosse un percorso di vita tant’è che non c’è stato un contratto terapeutico e addirittura mi è stata tolta la teapia farmacologica. tutte cose che all’inizio mi hanno lasciato ben sperare ma ora mi ritrovo con una situazione rovesciata e mi rendo conto che la mia ostilità e impenetrabilità confermeranno la mia incurabilità! infatti vista la situazione attuale il terapeuta pian piano si sta sbottonando e mi ha fatto ben capire che posso migliorare ma la cosiddetta vita normale non ce l’avrò mai purtroppo. per questo le ho scritto.. per me è un bivio.. non riesco ad accettarlo e non so cosa fare! la saluto buone cose