La psoriasi è una malattia immuno-mediata a forte componente genetica caratterizzata da una infiammazione cronica della pelle. E’ una malattia infiammatoria sistemica che compromette la cute e, dopo coinvolge per gradi molti altri organi La psoriasi si manifesta con chiazze eritematose di colore rosso ricoperte di squame secche e biancastre a volte associate a prurito e bruciore. Quando la patologia progredisce può esservi anche la comparsa di lesioni di tipo pustoloso. Le lesioni psoriasiche possono interessare tutto il corpo (le mucose però non sono mai interessate), ma più frequentemente sono localizzate in corrispondenza dei gomiti, delle ginocchia, del cuoio capelluto e delle zone ombelicale e sacrale. L’eziologia della psoriasi non è ancora conosciuta, Tra i fattori scatenanti sono compresi lo stress, le lesioni cutanee, le ustioni solari, alcuni tipi di farmaci, le alterazioni di tipo ormonale ecc.Tra i fattori di rischio citiamo: predisposizione di tipo genetico, processi infettivi stile di vita come abuso di alcool, fumo e stress psichico. La psoriasi può esordire in modo improvviso oppure gradualmente. Tra i segni e i sintomi più caratteristici della psoriasi si ricordano la xerosi (secchezza della pelle), eritema e desquamazione, ipercheratosi, fissurazioni e pustole. Frequentemente è presente anche il prurito. Inoltre possono verificarsi onicopatia (onicopatia è un termine generico che si utilizza per indicare le lesioni a carico delle unghie; molte volte è il primo segno che si manifesta in caso di psoriasi, si parla infatti di onicopatia psoriasica) e, nell’uomo, lesioni a carico del glande. Più rari sono i problemi oculari (bruciore, secrezioni e aumento della lacrimazione). Nei casi di artrite psoriasica si riscontrano dolori articolari e manifestazioni artritiche. La patologia ha un decorso altalenante con episodi di riacutizzazione e successive remissioni. Le problematiche a livello cutaneo rappresentano per molti soggetti un problema che ha ripercussioni di tipo psicologico non indifferente che portano a un notevole scadimento della qualità della vita. La perdita dei capelli è un evento abbastanza raro, mentre nella metà dei pazienti è presente l’onicopatia. Un numero significativo di soggetti (dal 10 al 30% circa) è affetto anche da artrite psoriasica. Il decorso della psoriasi è difficilmente prevedibile e i soggetti colpiti dalla malattia possono presentare forme differenti e il cui grado di gravità è molto diverso. A tutt’oggi non esiste una cura definitiva per la psoriasi e, sfortunatamente, le cure a medio-lungo termine hanno talvolta effetti collaterali anche pesanti.La psoriasi è un disturbo psicosomatico . i soggetti psicosomatici hanno notevole difficoltà ad esprimere emozioni e rimuovono l’elemento fantasmatico. In questo modo una persona, incapace di accedere al suo vissuto emotivo, trova difficoltoso percepire rabbia, frustrazione e altri sentimenti e non immagina una possibile connessione tra il suo disagio corporeo e le emozioni. La manifestazione somatica si struttura sostanzialmente in quattro fasi: all’inizio c’è 1) il disagio psicologico, poi 2) un blocco funzionale, segue 3) una alterazione cellulare e infine 4) la lesione anatomica . Nel disturbo psicosomatico è presente anche un vantaggio secondario, come lo chiamava Freud. Quando ci ammaliamo possiamo permetterci di essere deboli e di far sì che altre persone ci accudiscano e si occupino di noi, ricevendo, in questo modo un’attenzione e una comprensione da parte delle persone che ci circondano, che spesso da sano non si riceve. La scarsa autostima è un tratto caratteristico del malato psicosomatico; quest’ultimo ha spesso un immagine negativa di se stesso, si percepisce come una persona debole, inferiore agli altri, incapace di cavarsela da solo nella vita. Taluni malati psicosomatici che hanno sviluppato una bassa autostima, scelgono inconsciamente di diventare un “malato cronico”, in modo per essere finalmente visti dagli altri, per avere una propria identità. Nella “somatizzazione” il sintomo ha un suo linguaggio che attesta il tipo di disturbo che esprime. L’ipnosi può essere particolarmente utile nel desomatizzare il sintomo e mentalizzarlo una volta testati gli indici di ipnotizzabilità. La saluto cordialmente.Antonio