Sono una donna di 62 anni appena andata in pensione. Da una vita soffro di depressione che curo con psicofarmaci (nessuna risultato hanno dato le diverse psicoterapie a cui mi sono sottoposta).I miei problemi sono essenzialmente di tipo affettivo: fin da piccola non mi sentivo amata dai miei genitori.Ho iniziato verso i 20 anni (quando sono uscita da casa) ad avere relazioni con l’altro sesso sempre fallimentari.Ho sofferto molto e dopo l’ultima relazione avuta nel 96 ho deciso di dire basta perché ho capito che avrei sempre sofferto. Eppure ha un bisogno d’amore infinito. Come donna mi sento fallita: non ho un marito, non ho avuto quei tre figli che tanto desideravo.Ho incontrato anche delle brave persone ma di loro non mi sono mai innamorata. Ricordo una poesia scritta a 22 anni dove dicevo all’incirca così: mi cerca tizio mi cerca caio ma io potrò innamorarmi solo di chi mi farà soffrire.All’età di circa nove anni sono stata molestata da un uomo orribile, senza una gamba, ricordo i suoi baci ma non so se ci sia stato anche altro.Tante volte vorrei capire cosa sia veramente successo nella mia vita. Ho sempre vissuto il sesso con desiderio ma con grande senso di colpa.Il mio ultimo partner, per il quale avevo letteralmente perso la testa, anche se si limitava ad usarmi, mi ha rivelato di essere stato per più di un anno l’amante di una bambina di 11 anni, lasciata probabilmente incinta.Al racconto di questo fatto ho pianto per un pezzo senza però interrompere la relazione. Solo dopo 2 anni di incontri saltuari e di grande sofferenza sono riuscita a dire bastaLa ringrazio di cuore per una sua risposta.