Egregio dottore, Da 10 anni circa sto con una ragazza anoressica. Dopo vari tentativi, lei si è ideata una dieta molto varia e decisamente ipocalorica che le permette, nelle intenzioni, di non farsi venire l’angoscia sulle calorie assunte (per esempio, fa la pasta in casa senza metterci le uova per farla più magra) e per programmarsi i pasti in maniera rigida. Il problema è che in tutto ciò ha coinvolto i suoi genitori e anche me, il suo ragazzo. In maniera molto rigida e immodificabile, tanto che sono dimagrito 7 kg. Inoltre, è tanto se mangio a casa mia 1 volta a settimana. Come se tutto ciò non fosse abbastanza, pretende che io dorma da lei tutti i giorni e dopo che mi sono laureato passo con lei non meno, non scherzo, 20-22 ore al giorno! A volte sono da lei H24. Insomma, ormai controlla tutta la mia vita. Anche quando gli amici mi chiedono di uscire devo dire che devo saprò rispondere più tardi perchè prima è meglio se guardo che lei sia d’accordo. Io non riesco a reagire perchè è molto ansiosa, reagisce male e ogni screzio può finire con urla e altro. Non riesco nemmeno a mollarla perchè è sola a parte me, non ha amici e i genitori non capiscono il problema. Anzi, sono abbastanza sicuro che loro siano la causa dei suoi problemi nervosi che a loro volta hanno portato all’anoressia. Che devo fare? Dovrei andare da uno psicologo (io, lei ci andava anni fa, ci ha litigato e ora rifiuta qualsiasi trattamento)?