Gentile dottore, le scrivo per capire i motivi che mi spingono a continuare una relazione difficile. Frequento da tre anni un ragazzo molto piu’ giovane di me, con il quale sono andata a convivere pochi mesi fa e dopo aver riscontrato diversi problemi. Questo ragazzo fragilissimo e con una famiglia separata alle spalle che si fa guerra continuamente, mi aveva sedotto per il suo carattere forte e sicuro. Nel tempo, ho capito che era l’opposto e tendente a dipendere da tutto: chat porno, videopoker, cibo. Ho scoperto che la sua infanzia e’ stata segnata da figure di riferimento con problemi di alcolismo e ludopatia. Per cercare di salvarlo, sono finita in un vortice di violenza; prima le sue mani addosso nel tentativo di non permettermi di lasciarlo, poi la mia rabbia che emerge ogni qualvolta lui provi ad alzare la voce con me e che sfocia in attacchi fisici nei suoi confronti e che mi scatenano mille sensi di colpa e vergogna. Le sue dipendenze sembrano ora sedate, ma sempre quiescenti e tendono a riemergere ciclicamente, mentre dipende da me costantemente, gelosissimo e pedante. Ogni volta che parlo di separazione rimuove completamente la questione, e nella sua mente non la prende nemmeno in considerazione sostenendo che sono la donna della sua vita. Non so davvero perche’ mi sono infilata in una situazione del genere e non so come uscirne. Grazie per l’attenzione