Salve Dott. Miscia, sono un ragazzo di 34 anni ch da dodici anni soffre di rigidità muscolare a livello di articolazioni; la sensazione è di bruciore e dolore.Mi sono sottoposto a svariati esami clinici risultati negativi. E´ emersa soltanto una displasia congenita bilaterale delle anche, ritenuta responsabile di questi disturbi. Sono seguiti quindi interventi chirurgici molto invasivi, quali “Osteotomia del bacino secondo Chiari”.Gli interventi non hanno dato i risultati sperati; ho continuato a consultare specialisti, fra cui psicologi,psichiatri e neurologi.Assumendo alcuni farmaci antidepressivi, tra cui zoloft e abilify, su consiglio di uno psichiatra, i dolori erano apparentemente scomparsi e la vita sembrava scorrere regolarmente. Visti i gravi effetti indesiderati dei serotonergici ho interrotto più volte le terapie. I disturbi sono tornati a manifestarsi e mai nessuno finora è stato in grado di identificarne la causa. Di recente mi sono rivolto nuovamente ad un reumatologo, il quale ha escluso la “Fibromialgia”, sostenendo si trattasse di disturbi sovrastrutturali, e mi ha indirizzato da un nuovo psichiatra. Attualmente sto assumendo psicofarmaci in attesa di un risvolto positivo. Come ultima spiaggia mi sono sottoposto per una sola seduta all´ipnosi regressiva. Anche questa non ha portato a nessun miglioramento.Vorrei tentare con una seconda seduta.La situazione è diventata piuttosto insostenibile, sia a livello fisico, che di umore.Provvederò a contattarLa per un eventuale appuntamento. Cordiali saluti T.
Caro ragazzo da quello che mi scrive mi sembra di comprensdere che il suo problema sia di origine psicogena e lo dimostra il fatto che l’uso dei serotoninergici ha prodotto risultati benefici . E’ un quadro di somatizzazione di disturbo depressivo ed è appunto il quadro depressivo che va risolto. Quindi è importante che lei arrivi a comprendere profondamente se stesso attraverso un lavoro analitico. In questi casi anche l’ipnosi meditativa e regressiva può dare ottimi risultati in modo tale che, progressivamente, i farmaci possano essere dismessi. Un cordiale saluto. Antonio