Buonasera e grazie in anticipo. Vado subito al dunque. Da gennaio 2015 ho iniziato a frequentare un ragazzo che mi ha corteggiata x oltre un anno senza che io accettassi mai di uscire con lui xkè avevo paura di quello che potessi provare per lui. Alla fine, come sempre, al cuor non si comanda e così ho iniziato a frequentarlo. Lui dolcissimo, tenero e sempre presente inizialmente. Il problema?? E’ che lui mi ripeteva spesso che aveva paura di legarsi, che quando chiedeva a se stesso se fosse innamorato di me la risposta era ancora no, ma che stava bene con me ed era da molto che non provava questi sentimenti ma che crede di essere incapace di amare perché ha paura di vedere la sua debolezza e la sua fragilità di fronte a tale sentimento. Io ho 30 anni e lui 40!! A marzo se ne è andato dicendo che lui non è capace di provare sentimenti. Che stava bene con me ma aveva paura di farmi male, mentre se fosse stato solo poteva far male solo a se stesso, ma continuava a chiamarmi tutti i giorni…così dopo un mese torniamo insieme ….e da allora sembrava andare tutto bene, mi ha fatto conoscere anche alcuni membri della sua famiglia, fino a che non siamo partiti per le nostre vacanze…di lì è iniziato il mio incubo….l’ho sentito parlare da solo…più che parlare, urlare contro qlcuno, ma era solo nella stanza…urlava come se stesse facendo ancora il suo vecchio lavoro (lavoro per il quale, a causa di un suo personale errore, è stato licenziato 8 anni fa)…. un’esperienza terribile ho vissuto perché alla fine vedendo la mia reazione di Spavento e terrore ha finto di smettere, dico “ha fatto finta” dato che comunque io lo vedevo parlucchiare sottovoce o molto piano, o mentalmente quando si accorgeva che io lo sorprendevo…..addirittura lo vedevo gesticolare o fare le espressioni tipiche del dialogo! Alla mia richiesta di farsi aiutare da uno psichiatra, mi ha risposto che lui non ne ha bisogno, che sta bene e da un dottore non ci torna neanche morto, che ol suo malessere è come quando uno nasce malato di una malattia incurabile. In tutto questo scopr4o anche che mi ha mentito sul suo lavoro, che un lavoro non ce l’ha e nonostante gli abbia chiesto di dirmi la verità, lui ha continuato a mentire…così lo l’ho lasciato seduta stante, spiegandogli che il rispetto e la fiducia sono alla base di ogni tipo di rapporto tra due persone e che, inoltre, per potermi dare amore è necessario che lui trovi il suo equilibrio….lui, di tutto questo discorso, ha capito solo che io mi son scocciata e son due settimane che non mi ha più cercata e fa di tutto per evitarmi (dato che abbiamo la stessa comitiva, lui non esce più nel nostro gruppo). Dottore mi dica lei, quello che ho fatto è stata la scelta giusta per non affossarmi anch’io nel suo malessere di vita dal quale, presumo, non voglia più uscirne? E inoltre, potrebbe trattarsi di schizofrenia la sua, o disturbo di personalità? Non so se ci sono nella sua famiglia casi di schizofrenia, ricordo solo di casi di Alzheimer