Salve Dottore, le scrivo per sottoporgli un fatto legato alla sessualità del mio attuale ex ragazzo. la nostra frequentazione è durata circa 4 mesi, sino a che lui dopo così poco tempo mi ha detto che nn mi amava che lui aveva fatto un percorso con me e che questo percorso era finito. partendo dal presupposto che anche per me nn ci fosse amore, io sin da subito, sin dai primi rapporti sessuali ho notato uno strano modo di praticare sesso con me. questa persona estremamente introversa e schiva, nonchè riservatissima, durante l’atto sessuale era poco penetrativo, voleva sfregare il suo pene con la mia zona intima, per poi penetrarmi e godere nello stesso istante. ( cosa mai avvenuta) ! la sua delicatezza, unita al suo distacco fisico, consideri che nn capivo nemmeno se godeva durante la sua eiaculazione, mi porta a riflettere sul fatto che questa persona godesse solo di atteggiamenti infantili legati ad un continuo senso di sensibilità. spesso quando parlava si emozionava, e l’unico contatto erano le mani, era fissato nell’accarezzare le mani nel tenerle ed usava la parola sensibile anche in contesti dove non ce ne era bisogno. io sono una donna attraente con carattere deciso e spesso scomodo nelle società, faccio un lavoro di responsabilità, lui un musicista. mi diceva che nn era geloso e sopratutto mi diceva che il sesso per lui nn era importante si poteva anche nn praticare, perchè prima di quello c’è la componente amorosa. io mi perdoni ma ho tutta un’altra visione di questa cosa… se ci sono presupposti di piacere fisico e mentale si coltivano fino poi ad arrivare ad innamorarsi oppure no. la mia domanda è: che tipo di problemi ha questa persona? come si può definire questo atteggiamento da un punto di vista medico? potrebbe essere legato ad una bisessualità? ad una ricerca costante dell’essere? da lui i miei difetti caratteriali sono visti come insormontabili, da parte mia le sue problematiche mentali sono legate alla sfera sessuale. ringraziandola per la sua cortese risposta la saluto .