Caro dottore, ho sofferto da sempre di eiaculazione precoce. Duro più o meno 30 secondi , ormai sono arrivato a 40 anni ma non è cambiato niente.Ho fatto un colloquio con un terapeuta che mi ha detto che può essere una ostilità verso la donna ma non capisco il collegamento E´possibile fare qualcosa?
A differenza della impotenza, che è un disturbo dell’eccitazione sessuale maschile e che consiste nella persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere o di mantenere una erezione adeguata fino al completamento della attività sessuale, la eiaculazione precoce è una patologia dell’orgasmo che interessa fino al 40% dei maschi nell’arco della vita(l’altro tipo di disturbo dell’orgasmo maschile è quello caratterizzato da un ritardo o assenza dell’orgasmo e della eiaculazione). Essa è associata ad una angoscia di tipo prestazionale e può verificarsi prima della introduzione del membro (eiaculatio ante portam) oppure,come nel suo caso, dopo pochi secondi che si è verificata la introduzione del pene nella vagina. Può verificarsi in alcuni casi e non in altri, per esempio nei rapporti extraconiugali oppure con la partner abituale. E’ un problema che, anche se si evidenzia in modo più evidente a livello sessuale, riguarda la relazione con l’oggetto, specie femminile e, infatti,si rinviene spesso, a livello inconscio una ambivalenza verso la figura materna originaria. Perciò può essere preferibile cercare di affrontare il problema non tanto con metodologie che prevedono somministrazioni di tecniche comportamentali a livello genitale, quanto prendendo in esame la individualità del soggetto a livello globale con un lavoro psicoanalitico che possa portare ad una evoluzione soddisfacente della sua personalità di cui il disturbo sessuale non rappresenta altro che una espressione conflittuale.