Gent.mo Dr.Miscia, come anticipatole via e-mail assumo ansiolitici ed antidepressivi da 15 anni. Il mio problema è iniziato a 15 anni con forti e frequenti attacchi di panico che, non essendo stati curati bene, mi hanno portato ad una forte depressione.Ho avuto, ovviamente, dei periodi di miglioramento durante i quali ho condotto una vita “normale”. Nell´ultimo anno grossi problemi familiari uniti ad insuccessi personali mi hanno portato nuovamente a vivere come un parassita visto che non sono in grado di uscire da sola, fare la spesa, ecc.Quanto ai problemi familiari, le premetto che la mia era una grossa e serena famiglia (dove la famiglia è da me intesa in senso lato: nonni, zii, genitori, cugini, fratelli, nipotini). Ad un tratto 3 cugini si sono separati ed ora sta per farlo mia sorella. In questo trambusto generale che va avanti da oltre un anno (mia sorella viene picchiata dal marito e viene a dormire da me, la bambina assiste a delle scene molto dolorose), io mi sento insoddisfatta della mia vita lavorativa poichè lavorativa non è affatto. Ho studiato con enormi sacrifici poichè agli esami universitari dovevo fronteggiare, oltre che la normale ansia di tutti, il rischio di avere attacchi di panico davanti a centinaia di persone. Dopo la laurea in Economia conseguita 5 anni fa, ho lavorato 2 anni presso una ditta dove, purtroppo, io e altre persone siamo stati messi in condizione di andare via (minacce continue di licenziamento, frasi volgari ecc.). Ad oggi non ho trovato un altro lavoro che mi faccia sentire realizzata, l´unico è durato 3 mesi poichè un socio dell´età di 84 anni ha cercato di baciarmi bloccandomi in un angolo dell´ufficio. Questo episodio mi ha distrutto generando in me una forte sfiducia nelle persone. Ora sto un pò meglio ma vorrei che questo incubo che dura da 15 anni (ora ho 30 anni) avesse fine! La prego di farmi sapere se è possibile curare una persona che ha problemi come i miei con l´ipnosi, visto che le altre tecniche non hanno funzionato. Vorrei risolvere i miei problemi e non tenerli a bada solo con i farmaci (prozac e lorans).Se si, quanto tempo occorre mediamente? P.S. Vorrei anche avere un bambino ma con questa situazione lo farei nascere infelice e con le crisi d´astinenza…Grazie mille in anticipo.F. P.
Le premetto che il concetto di guarigione in campo psicologico deve essere inteso come una condizione in cui, nel soggetto, la sintomatologia,in quanto espressione di conflitto psichico, sia ridotta al minimo, che sia cioè presente una soddisfacente spinta vitale in modo che le possibilità e le capacità di sublimazione siano agevolate. Il fine è quello ,sotto un´altra prospettiva,di raggiungere una buona forza dell´io, la quale sia da una parte in grado di dare spazio soddisfacente alle pulsioni,dall´altra scevra da invasive intromissioni di un super- io, al quale perciò possano essere, alla fine del percorso, ascritte caratteristiche di morbidezza, di accettazione e di accoglimento delle altre parti del sè.Il trattamento ipnotico permette al soggetto , tramite introiezione dell´ipnoterapeuta come figura benevola, la creazione di uno stato di trance il quale funziona come cuscinetto protettivo tra il sè e le immagini ansiogeno-depressive.La terapia farmacologica che lei segue sembra idonea, ma secondo me non è questo il problema. A 15 anni, se ci sono problematiche agorafobiche con disturbo da attacco di panico, come nel suo caso, sarebbe stato importante poter impostare quanto prima un trattamento psicoanalitico che le avesse permesso di sondare la matrice del problema attraverso lo scandagliamento del suo inconscio.Anche se non siamo a conoscenza esattamente del tipo di percorso da lei compiuto in ambito psicoterapeutico, comunque il cammino che finora non è stato fatto può intraprenderlo adesso a 30 anni,un età pregna di possibilità evolutive.Le consiglierei perciò una ipnoanalisi cioè una decina di sedute di ipnosi per ridurre le valenze spiacevoli e le incisività di fantasmi assillanti a cui far seguire un lavoro psicoanalitico profondo e prolungato che la porti a contatto con i recessi del suo inconscio.