salve, mi chiamo Cristina ho 35 anni, io sono tutto tranne che aggressiva.Soffro di depressione grave ricorrente,ho una forma famigliare di bipolarismo,non maniacale,è ansia sociale.una gravissima insonnia fin da bambina,ma per paura del buio,ora superata.Mi porto dietro un paio di malattie autoimmuni.Tutto è incominciato dopo il parto, fisicamente e mentalmente.Con mio figlio ho il rapporto più bello del mondo,se n mi sono tolta la vita è per lui è mio marito.Traumi ne ho passato a bizzeffe sia dall’infanzia sia fino ad ora.Mio padre da bambina mi picchiava e terrorizzava perché non era me che voleva ma un maschio.infatti mi faceva rasare i capelli dal barbiere è mi portava a vedere la sua scuadra preferita,io creavo un mondo tutto mio dove giocavo e passavo le giornate.Non ho mai sentito la mancanza paterna perché scappavo dal mio nonno,che mi ha crescita e amata come una figlia.quando è arrivato il maschio,me le dava comunque fino a farmela sotto,è avere gli occhi pesti.tanta solitudine. Ma dov’è mia madre? Puliva o anche no,io mi occupavo di mio fratello di 7 anni più giovane. Mia madre la messa in cinta di lui con uno stupro,lei n voleva altri figli.gle lo ha rinfacciato finché mio fratello n si è fatto uomo..La freddezza di mia madre verso di me è ciò che più mi lascia perplessa.come si può non amare,abbracciare, baciare è dire : ti voglio bene ai propri figli.N mi ha mai rimboccato le coperte,io lo faccio spontaneamente da quando è nato, Emanuele 12 fa, l’amore della mia vita.Poi tutto è cambiato,con mia madre c’era dialogo e con mio padre il più bello dei rapporti,ha capito i suoi errori,ha fatto ammenda veramente facendosi scoprire,quel cuore chiuso in una prigione si è fatto tanto forte da non poter più trattenere l’amore.e da adolescente sino ad adulta si è fatto amare e ho scoperto di essere come lui,di conoscerlo nel profondo, quanto lo amo.Ora che la vita ci aveva finalmente dato 1 possibilità,un incidente me lo ha portato via a 58 anni.La vita è ingiusta, crudele,lui era la mia forza il mio raggio di sole,mi ha salvata sempre dalle mie difficoltà e aiutava tutti,mio marito che è cresciuto senza figura paterna,la trovata in lui..Poi sa i problemi di tutti,la perdita del lavoro, eccetera eccetera……….sembra che si sia spezzata una magia dentro me,ho perdonato tutto del passato,è da dopo il parto,il mio mondo immaginario che sino ad allora mi aveva protetta,se ne andato come una bolla di sapone che esplode e comincia l’incubo vero,contro il quale non ho alcuna difesa.Naturalmente è più complicata di così, comunque a grandi linee:(sono piena di ansie e sfiducia in me) faccio di tutto per non farlo a vedere,specie a mio figlio,che ha diritto a una vita sana.Io sono in cura, ma dico che vivere è solo un tormento quotidiano,non ho più piacere in nulla, faccio quel che riesco a fare di mala voglia.Spesso mi sento come se fossi una bambola gonfiabile per adempiere ai miei doveri di moglie,ma non provo alcun piacere,fingo tutto il tempo,poi mi sento in colpa,non mi sento più femminile n mi appassiona più niente.12 quasi 13 anni di larvicidio.Ora n mi manca nulla per star meglio,c’è qualcosa nella mia testa che non mi fa godere della vita.e tutto spento,come se di colpo tutti i lampioni di una città si spegnessero,ecco,questa sono: il vuoto,il buio,il silenzio il tutto e il nulla.grazie saluti
Salve ho letto la sua lettera e compreso tutte le sofferenze che hanno caratterizzato la sua esistenza, ma sarebbe importante che lei affrontasse un percorso di conoscenza profonda attraverso un lavoro psicoanalitico che veramente potrebbe dare una svolta alla sua esistenza. Per lei e per suo figlio Non so cosa intende per “essere in cura” ma la terapia più adeguata è quella che le ho indicato, eventualmente integrata, nei primi tempi, da un supporto farmacologico che, successivamente potrà essere dismesso. Vedrà che la luce tornerà a risplendere. La saluto cordialmente