Gentile dottore ho 40 anni, le scrivo perche´ riscontro che la notte per me e´ un incubo nel vero senso della parola. In pratica ho un´attivita´ onirica esagerata, molti sogni si susseguono tra loro e mi provocano continui e fastidiosi risvegli. Il loro contenuto riguarda spesso le figure genitoriali e relative conflittualita´, forse perche´ ho avuto un´infanzia problematica. Al di la´ delle interpretazioni di questi sogni, cio´ che riscontro nel sonno sono dei sensi di soffocamento e tensione, come se entrassi in un´altra dimensione e perdessi la mia percezione fisica, e´ un fenomeno complicato da spiegare a parole, ma che mi preoccupa abbastanza.Per completare il quadro , mi e´ stata diagnosticata una depressione associata a doc,la ringrazio e aspetto un suo parere.
In genere la funzione di un sogno è quella di appagare un desiderio , e, dal momento che si tratta di pulsioni in genere rimosse ,per poter svolgere questa funzione , il desiderio stesso deve essere mascherato e questo è compito del lavoro onirico .Infatti Il sogno è come dice Freud il “custode del sonno” e permette contemporaneamente al soggetto di conservare il riposo e di consentire l’appagamento del desiderio. Lo psicoanalista durante il percorso analitico avrà il compito contrario cioè effettuare un disvelamento progressivo del materiale rimosso e dei desideri in esso contenuti. Gli incubi sono sogni non riusciti, cioè sogni in cui il travestimento del desiderio inconscio è parziale o totale con la conseguenza che il soggetto tende a svegliarsi, e , in ogni modo, ad avere un riposo disturbato. Quando esiste un disagio psicologico si verifica un indebolimento dell’Io, che è la struttura psichica che presiede al lavoro onirico, per cui il desiderio inaccettabile, facendo la sua comparsa in modo non dissimulato, tenderà appunto a creare l’incubo che ,spesso, si accompagna agli angosciosi sintomi somatici a cui lei allude o a sensazioni di estraneità e derealizzazione. La saluto cordialmente