Gentile dottore,sono una donna di 35 anni e da un po’ di tempo ho dei forti attacchi d’ira,non riesco a controllarmi…quando ne sono colta spacco tutto,soprattutto oggetti di valore(cellulari,pc..etc)fino a che non sento dolore fisico che tarda ad arrivare.Mi arrabbio di continuo,e si ché la vita frenetica ti offre molti spunti per farti saltare i nervi.Sto sabotando il rapporto con il mio partner,scarico su di lui tutte le mie frustrazioni,anche se in parte credo siano causate anche da lui.Lo lascio,poi lo rincorro e quando torna lo tratto malissimo!!!In più occasioni sono stata violenta con mia madre arrivando alle mani(ma giustificavo il mio comportamento perchè lei è un’alcolista,ed io odio vederla in quello stato!!!).Ho sofferto di bulimìa e ancora adesso quando litigo soprattutto con mia madre ho il bisogno di vomitare nel cesso tutta quella merda che mi porto dentro,solo così mi calmo!!!Tendo ad abusare di farmaci:antinfiammatori.Ultimamente ho sofferto anche di attacchi d’ansia curati farmacologicamente con alprazolam.Non mi svegliavo più di notte con l’incapacità di respirare ma la rabbia durante il giorno credo sia aumentata…lavorare era diventato impossibile!!!Inoltre negli ultimi anni mi sono licenziata spesso…a lavoro mi capitano situazioni insostenibili,io vorrei solo lavorare invece la gente è falsa ed ipocrita…Non so se ho subito mobbing oppure io sono troppo sensibile!!!Una mia collega mi importunava continuamente,mi chiedeva a che ora arrivavo(qnd entravo prima di lei)a che ora finivo di lavorare ,se facevo la pausa,mi rimproverava di continuo davanti al capo facendo ricadere su di me colpe imputabili ad altri.Inoltre dovevo sostituire continuamente il suo turno senza alcun preavviso(doveva tradire il marito con l’amico del capo).A volte mi chiedo se non sono altro ke un personaggio di una soap!!!!Cosa devo fare nel caso fossi un soggetto borderline.Sono disoccupata ora,quindi purtroppo non ho i soldi necessari per un consulto da un privato,non so se nel pubblico offrono questi servizi.Vivo in provincia di Latina.
Cara signora, lei sa che un riscontro diagnostico come quello che lei propone presuppone un contatto diretto con lo specialista, nel senso che è importante che egli abbia di fronte il soggetto che richiede aiuto per sperimentare le sensazioni che il paziente è in grado di suscitare in lui e quindi , tramite il cosiddetto “controtransfert”,essere in grado di stilare una diagnosi. Detto questo, è opportuno ricorrere a provvedimenti terapeutici che possono essere di tipo farmacologico uniti ad una psicoterapia psicoanalitica che possa mettere in luce le dinamiche profonde, formatesi nei primi anni di vita, nei confronti delle figure di riferimento , che sono in gran parte depositate nell’inconscio e che sono fonte dei disturbi che lei presenta.Sarà opportuno che lei si informi direttamente delle possibilità che si offrono nel pubblico per poter svolgere il programma terapeutico di cui le ho parlato. La saluto cordialmente. Antonio