Gentile Dottore, mi scuso qualora abbia inviato il messagio più volte ma ho avuto problemi nell’invio. Sono una donna di 35 anni. Mia madre ha sempre sofferto di disturbo di ansia generalizzata ed io da piccola avevo già problemi di ipocondria e di ossessioni. A 23 anni, dopo una diagnosi di melanoma, ho sviluppato un forte disturbo d’ansia e di attacchi di panico. Sono stata curata per 10 anni con paroxetina, sospendendola quando stavo meglio e reinserendola quando avevo delle ricadute. Ho inoltre svolto per altrettanto tempo una psicoterapia. Da 7 mesi ho iniziato una nuova psicoterapia e circa due mesi fa ho sospeso la paroxetina dopo un lentissimo scalaggio durato 2 anni. Da un mese circa, dopo aver toccato in terapia dei nuclei infantili piuttosto dolorosi, l’ansia è tornata più forte che mai (complice forse anche la sospensione della paroxetina), accompagnata da umore piuttosto depresso e da crisi di panico. Tuttavia si sono presentati dei sintomi che precedentemente non avevo mai avuto e che mi spaventano non poco: spesso mi sento diversa, come se mi vedessi da fuori e la realtà mi sembra “diversa”, come se avesse perso di familiarità (depersonalizzazione e derealizzazione?). A volte mi sento vuota, come se non avessi più un’identità ben chiara e salda. Poi mi capita di avere delle paure irrazionali e infantili direi: mi angoscia l’arrivo della sera, soprattutto se sono in macchina, mi angosciano i volti di alcune persone (mi sento stupida anche a dirlo, ma mi capita soprattutto se sono brutte), ed ho costantemente il terrore di impazzire o diventare psicotica, è proprio un’ossessione! Giorni fa avevo paure di poter avere allucinazioni uditive, così ero sempre in iperallerta e qualsiasi rumore sentissi mi chiedevo se lo sentivo solo io oppure no…ma la cosa più brutta mi è capitata ieri: avevo molta ansia dalla mattina ed ero molto stanca perchè la notte avevo dormito poco; sono uscita e sono andata in un negozio e avevo visto una donna che mi aveva inquietato un po’ (come le dicevo prima non so perchè ma ultimamente mi capita ogni tanto questa cosa; cerco di analizzare quali sono le caratteristiche che mi creano questa sensazione, ma ancora non ne sono venuta a capo); di ritorno a casa (stanchissima), mentre ero un po’ sovrappensiero, parcheggio in retromarcia guardando lo specchietto ed ho per un secondo l’impressione di vedere una persona seduta sul sedile di dietro; subito mi prende un colpo, mi giro ed ovviamente non vedo nulla; tuttora però ricordo perfettamente l’immagine (ripensandoci assomigliava alla donna del negozio). Già era da tempo che avevo il terrore di stare per impazzire e ci rimuginavo di continuo…ora dopo questa sono nel panico totale. La mia terapeuta dice che stanno solo emergendo tutte le paure infantili, legate soprattutto a mia madre, che come difesa avevo “dissociato” nel tempo. Tuttavia le vorrei chiedere il suo parere. Che ne pensa di tutta la situazione? Posso stare tranquilla che non sto diventando psicotica e che non ci diveterò? Uno psicotico ha coscienza delle sue allucinazioni? Mi scusi le mille domande ma ho tanta paura
Salve posso tranquillizzarla nel senso che il suo non è un disturbo psicotico ma di depersonalizzazione e derealizzazione da ansia generalizzata.Perciò prosegua il trattamento psicoterapeutico con lo specialista di fiducia ad un ritmo di incontri intenso (una, meglio due volte la settimana)fino alla completa dismissione dei farmaci. In quel momento la sua identità sarà solida ed il suo Io sufficientemente rafforzato da una profonda coscienza e consapevolezza di sè. Anche l’ ipnosi, in questi casi, ovviamente integrata alla psicoterapia, può dare risultati molto soddisfacenti. La saluto cordialmente.Dubbi psicologici
Salve dottore… ho letto vari commenti e così ho deciso, anche se con una certa paura della sua risposta, di scrivere i miei dubbi e timori. Nell’arco dei primi anni della mia adolescenza (ora ho 27anni), ho avuto problemi con mio padre, credo che posso parlare di maltrattamenti psicologici se bene credo non esageratamente gravi;per farla breve lui mi disprezza, ogni giorno mi infligge critiche estetiche e personali cattive, questi episodi sono stati così comuni per anni che è diventata un’abitudine che allo stesso tempo lasciavo perdere o almeno credevo. Dall’adolescenza continuo ad avere un forte conflitto e disagio cn il mio aspetto e peso e crescendo ho pensato sia dovuto dalle critiche di mio padre, questo problema e sempre stato snervante perché mi faccio continuamente schifo ancora oggi che continuo purtroppo a vivere con la mia famiglia e quindi con lui che influisce con giorno lievi o peggiori. Da qualche anno soffro di sbalzi d’umore dove sono felice e tranquilla alcuni periodi e altri profondamente triste, con solo voglia di stare sola nella mia camera, dormire, non sentire nessuno, non aver voglia di reagire o sorride,con attacchi di pianto lievi,abbuffamenti improvvisi senza aver voglia di pensare a limitarmi come nel mio solito. vorrei fare tante cose per il futuro, cosi da sentirmi bene e non un fallimento, cerco di darmi buoni propositi o iniziare piccoli percorsi, ma perdo subito interesse e nel tempo quando poi sto giù di morale mi rintano nel mio stato di spossatezza e tristezza. Questo per qualche giorno in alcuni periodio dell’anno. Sinceramente sono stanca di questa situazione perché vorrei veramente fare tante cose e sentirmi bene e viva, inoltre questi periodi mi limitano molto nello studio. Ho delle forti paure che mi pervadono spesso e di recente riguardo questo mio stato. La mia nonna paterna soffriva da sempre di schizofrenia e bipolarismo (non so a che livello ), ora leggendo so che è genetica e rivedo molti sintomi in mio padre anche se non ha mai accettato di farsi controllare. Ho paura di aver anche io qualcosa che non va portato dalla genetica della mia famiglia, oppure si tratta di depressione e rabbia verso mio padre dato dal suo atteggiamento in tutti questi anni?. Mi può dare un parere limitato nelle suo possibilità? prima di pensare di rivolgermi per la prima volta ad uno specialista