Ho 23 anni e non ho mai avuto un’adeguata stabilità alimentare.L’ago della bilancia oscilla anche di 10-15 chili nell’arco di un paio di mesi.So che alla base ci sono problemi nell’infanzia per questo glie la racconto un po’.I rapporti tra i miei genitori non sono mai andati molto bene fin da piccola: quando sono nata mio padre era tossicodipendente e lo è stato fino a circa 6 anni fa. All’età di 13 anni i miei genitori si trasferirono ed io sono rimasta con i miei nonni.Ebbi la notizia che mio padre aveva tradito mia madre.Ci rimasi malissimo (anche se con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale su qualsiasi argomento) e da allora ho iniziato ad avere episodi di anoressia nervosa: non mangiavo nulla e facevo moltissima attività fisica tanto da perdere moltissimi chili in pochissimo tempo. Quando mia madre mi vide così magra decise di portarmi con lei per tenere sotto controllo la mia alimentazione. Da allora ho iniziato ad avere comportamenti bulimici, andando a vomitare dopo ogni pasto (molto molto abbondante).è andata così fino all’età di 17 anni, periodo in cui decisi di farmi seguire da una dietologa per perdere quei 5-6 chili di troppo che avevo.La dieta dimagrante andò a buon fine e sono stata apparentemente bene per un paio di anni, anche se nel frattempo ho iniziato ad avere comportamenti di autolesionismo (se così si può definire)come procurarmi dei segni sul corpo con oggetti appuntiti, ho iniziato a fare piercing da sola (che non ho mai esibito)e fare tauaggi con metodi “di fortuna”, a fare uso di cannabis e alcol per un breve periodo, ma con il cibo sembravo non avere più alcun tipo di problema.Sembravo molto disinibita in tutto, anche con i ragazzi.All’improvviso ho smesso di “autolesionarmi”, ho interrotto ogni contatto con i ragazzi ma ho iniziato di nuovo ad avere paura di ingrassare, a pesarmi decine di volte al giorno, a misurare i centimetri e a vomitare dopo le abbuffate fino al giorno in cui ho rischiato di soffocare mentre vomitavo. Mi è successo 3 volte e da allora ho paura di vomitare. è circa un anno che dopo essermi abbuffata inizio a digiunare, anche per due giorni di seguito, per sostituzione al vomito autoindotto.Frustrata ho iniziato a digiunare drasticamente arrivando a perdere 10 chili in due mesi.Poi ho iniziato ad abbuffarmi più volte al giorno, tutti i giorni senza digiunare. Era come se non riuscissi a smettere di mangiare.Adesso ho ripreso quei dieci chili e sto male.Ho vergogna ad uscire di casa perchè non mi piaccio, sono depressa perchè i 10 chili che avevo perso li ho ripresi e sono come una montagna da superare.Da 4 giorni sto mangiando davvero pochissimo e ho perso già 3 chili. Il punto è che ho paura di mangiare perchè so che poi non riuscirò a vomitare e sto alternando periodi di abbuffate continue a periodi di digiuno drastico (e per periodi parlo di mesi!)e il mio peso oscilla in un anno anche 5 o 6 volte dai 50 ai 65 chili da quando ho smesso di vomitare dopo le abbuffate.Vorrei capire se ho un problema di bulimia nervosa e quindi devo chiedere aiuto, se si tratta di quello che chiamano “binge eating desorder” e in tal caso vorrei capire meglio di cosa si tratta, oppure se sono io che mi faccio troppi problemi e in realtà sto benissimo e non ho bisogno di aiuto, ma sono solo un po’ fissata con la linea. Ho sentito parlare anche di disturbo borderline ma non so se è appropriato al mio caso.La prego mi risponda perchè vorrei capire se è il caso di farmi aiutare da uno specialista. La ringrazio
. Alcuni ricercatori ritengono che il Binge Eating Disorder sia una forma più lieve di bulimia nervosa, mentre altri sostengono che è un disordine distinto , infatti non presenta meccanismi di compensazione (come nella bulimia: vomito, lassativi, esagerato esercizio fisico).Si ha perciò un rapido aumento di peso / fino alla comparsa di obesità. Si tratta di una patologia che spinge il soggetto, depresso e annoiato a compiere grandi abbuffate,con perdita di controllo in modo veloce e vorace, finché non è completamente sazio arrivando alla nausea . Per fare questa diagnosi le abbuffate devono avvenire almeno due volte alla settimana per un periodo di almeno sei mesi;in genere sono indipendenti dallo stimolo della fame e quasi sempre avvengono in solitudine;il soggetto non trova gratificazione, ma prova senso di colpa e rimorso.La sua sintomatologia è molto complessa e potrebbe essere inquadrata, in base a quanto lei scrive, come disturbo di personalità di tipo borderline , ma, al di là delle etichette diagnostiche, che presuppongono assolutamente un contatto diretto con l’interessato è molto importante che lei inizi, quanto prima un percorso psicoterapeutico di tipo psicoanalitico, unito ,possibilmente, ad ipnositerapia meditativa e regressiva. La saluto cordialmente. Antonio