Se sono una cicciona è colpa sua e´ sempre stata gelosa di me fin da quando ero bambina e ha fatto di tutto perchè non fossi attraente, mi vestiva con gli abiti della sorella maggiore,lei, la brava di famiglia, pulita,sempre la prima a scuola . Io fin da piccola ho sempre giocato con i ragazzi essendo grossa di costituzione e già in sovrappeso fin da quando avevo 4-5 anni.Una volta sviluppata non sono diventata più femminile , ho continuato a mangiare e ora, a 21 anni, sono vicina ai 100 kg. che, con un´altezza di 165 cm, mi pare davvero tanto. Non sono bulimica, non vomito e non prendo farmaci, ma mi vengono come dei raptus ansiosi per cui in mezz´ora riesco a mandar giù una quantità di cibo che lei nemmeno si immagina. Poi il pentimento,la depressione qualche giorno sto in riga poi di nuovo l´abbuffata,in quei momenti sento un gran vuoto dentro, come se il mondo mi abbandonasse e solo il cibo potesse consolarmi. io so che la fonte di tutti i problemi è lei,mia madre intendo, allora , sapendolo, perchè non riesco a superare questa situazione?
Il fatto di conoscere l´origine delle proprie problematiche non comporta una loro risoluzione o attenuazione sintomatologica perchè ,affinchè essa si verifichi è necessario un lavoro psicoanalitico che, attraverso un solido transfert, possa garantire l´introiezione di imago oggettuali buone che prendano il posto delle precedenti. In lei la rabbia nei confronti della figura materna, la predilezione per la sorella, così preferita a lei, ha comportato, fin dai primissimi tempi della sua esistenza, una disidentificazione femminile e una identificazione maschile(anche se lei non parla di suo padre) con inversione del complesso edipico il che spiega anche la sua predilezione, fin da bambina, per il gioco con i maschietti. La madre può tendere ad iperalimentare il bambino a causa di conflitti inconsci riguardanti il suo ruolo materno. Questi la portano a negare l´ostilità verso il figlio dandogli cibo attraverso l´equazione cibo-affetto:ti nutro perchè ti amo, garantendosi inoltre riguardo ad angosce di separazione nei suoi confronti.Il suo comportamento alimentare è da Binge-eater, soggetto che presenta un disturbo da alimentazione incontrollata (D.A.I). A differenza che nella bulimia, in cui si ha vomito autoprovocato. uso di diuretici, lassativi e attività fisica sostenuta, in questo caso mancano queste componenti e compare obesità.Non bisogna sottovalutare il ruolo dei fattori metabolici, cioè un rallentato metabolismo basale con riduzione della ossidazione lipidica e di fattori neurobiologici congeniti e acquisiti (a causa di una scorretta alimentazione del bambino) cioè un´ alterazione dei neuro trasmettitori che regolano l´equilibrio fame-sazietà. A volte l´iperfagia si manifesta in occasione dei conflitti affettivi della pubertà e adolescenza come mezzo di lotta contro l´angoscia e la depressione scatenate dalla incapacità di accettare entro di sè la dimensione di adulto e la propria sessualità Per finire le dirò che, oltre alla psicoanalisi anche l´ipnosi può ottenere ottimi risultati.