Mi chiamo Chiara. Ho 36 anni e da quando ne ho 16 soffro di bulimia nervosa. A 27 ho cominciato a bere e a sniffare cocaina con un ragazzo che ne faceva uso. Quando mi ha lasciata la situazione e’ peggiorata finché sono diventata ingestibile e pericolosa. Ho iniziato a tagliarmi, correvo e corro in auto come una pazza. Ho trovato un uomo che mi ha dato tanto all’inizio ma me ne ha fatto di ogni così mi sono imbottita di farmaci. Ho fatto ben 4 ricoveri. Gli psicofarmaci mi hanno tolto memoria, entusiasmo, loquela, dinamismo, creatività. Mio padre e’ morto due anni fa, il mio ragazzo che doveva cambiarmi la vita mi ha mollata come un cane. Persone mi hanno derubata approfittando del mio stato. Io ho ripreso a tirare, altro ricovero, ora il sert per la seconda volta ma il tutto per cosa??vado in internet a vedere se vendono cloruro di potassio o barbiturici perché Padova mi fa schifo, la mia vita pure. Non auguro a nessuno uno strazio simile. Sono disposta a fare qualcosa ma non vedo futuro. Scusi lo sfogo
Cara Chiara, spero che queste mie parole le apportino un minimo di conforto, le dico che anche se la vita appare, in alcuni momenti, senza via di uscita, la forza vitale che ha dentro la porterà ad andare avanti e vedrà che ci saranno momenti migliori. La psiche cerca sempre una via di uscita, esiste sempre dentro di noi una volontà di vivere ed è su quella che deve contare,una spinta vitale che , se in alcuni momenti sembra sopita, può svegliarsi e darle quella energia positiva che pochi attimi fa sembrava inesistente.Può essere per lei utile ricorrere alla meditazione che può essere un aiuto importante nel riscoprire le parti positive e affermative della sua voglia di esistere. Mi telefoni pure , l’ascolto di una voce amica può esserle di sollievo. Un saluto affettuoso. Antonio