Le ho scritto questa lettera dopo tante titubanze, mi vergognavo come una ladra. “ninfomane” mi hanno definito le mie amiche o almeno le più intime a cui ho confidato il problema un pò ridacchiando un pò con scherno.A 30 anni sento il bisogno di capire, potrei essere definita “una che la dà facile”, il fatto è che non mi sento mai appagata, anche dopo averlo fatto mi rimane dentro la tensione , anzi è anche peggio ma può darsi che cerco continuamente qualcosa che non trovo mai? Quale è il meccanismo che è inceppato?
Quello che lei ha intelligentemente individuato. La ninfomania, che è la pseudoipersessualità femminile, non sempre si accompagna a frigidità o ad incapacità orgasmica. I rapporti possono anche essere soddisfacenti ma sono sempre inappaganti, se non per brevi attimi, per cui la donna è impegnata continuamente alla ricerca di nuovi partners o di nuove situazioni che possano promettere un piacere rilassato che non necessiti di nuove conferme a breve scadenza. Nei casi di pseudoipersessualità maschile o femminile notiamo, in analisi, come nel soggetto prevalgano i bisogni narcisistici rispetto a quelli oggettuali, per cui nel rapporto sessuale la specificità, la individualità dell´oggetto,verso il quale è spiccata l´ambivalenza, non è importante,essendo egli,semplicemente, un rifornitore di autostima di cui il soggetto ha intenso bisogno per lenire i suoi sensi di inferiorità. Se questo non si verifica, seppure per brevi momenti, si può avere nei confronti dell´oggetto inadeguato una reazione sadica. La sessualità è orientata in senso pregenitale, contrassegnata nel rapporto con la madre da una conflittualità marcata a livello predipico, oralmente orientata, la quale, trasmigrando a livello edipico, evidenzia e sviluppa una intensa angoscia di virilità.Se le persone appartenenti a questa categoria hanno forti inibizioni, al posto dei numerosi rapporti sessuali si ha una masturbazione coatta, che rappresenta un tentativo di trovare uno scarico genitale a tensioni non genitali, tentativo destinato ovviamente a fallire.Se in lei esiste una tendenza a vivere problematicamente la situazione e si vuol collocare in un´ottica di cambiamento, una valida psicoanalisi può tendere a genitalizzare le pulsioni riducendo il suo narcisismo alla continua ricerca di conferme e consegnandola ad una sessualità genitale in cui piacere soddisfazione e appagamento possano infine coincidere.