Allora premetto che ho gia’ sofferto a volte di depressione ,con brutti pensieri e attacchi di ansia e panico,passati pero’ da sole.A gennaio dopo le feste inizio a provare tristezza malinconia,sono stata chiusa in casa tutto il tempo con mia figlia e compagno,non lavoro,faccio la casalinga,prima delle feste avevo una vita abbastanza attiva tra trasloco,figlia,amiche e casa nuova da sistemare(causa terremoto di maggio)anche se mi e’ sempre pesata la mancanza di una realizzazione personale,come un lavoro.Comunque arrivate le feste inizia il pensiero che la mia vita e’ noiosache far la mamma e la compagna e’ noioso che vorri un altra vita.Ma la vera tragedia e’ iniziata una settimana fa.Giocavo con mia figlia ed ero tristissima perche’ non sentivo niente e mentre ero al pc un pensiero di un secondo mi sta rovinando le giornate Ho pensato che preferivo morire piu che non provar niente per mia figlia o se no provo gioia,da li il pensiero si e’ fissato,penso alla morte,io che non lo’ mai presa in considerazione manco in situazioni di cose veramente gravi.Il brutto e che all’inizio mi creava ansia il pensiero adesso molto meno,anzi si e rivoltato all’incontrario,nel senso che ho paura di vivere,provo apatia della vita,se penso anche alle cose belle della vita e che mi piacevano fare non provo niente o se provo un attimo di “gioia”ecco il pensiero ma tu non vuoi vivere,in èpratica i pensieri brutti son diventati normali,allo stesso tempo capisco che di normale non ce’ veramente niente e mi vien da chiedermi se non sono pazza,oggi ho pianto come una fontana sentendomi in colpa per mia figlia(fortunatamente i pensieri su di lei se ne sono andati)per il mio compagno e i miei genitori,che amo e mi amano ma dopo aver pianto tutto torna come prima i pensieri brutti diventano “reali”.Scrivo la parola “reali”anche se non faccio niente,se vedo un auto non mi viene da buttarmici sotto,se ho un coltello in mano non mi viene da farmi male,ne se passo davanti un balcone di buttarmi,ma il pensiero di morire ce l’ho sempre.Vivo giornate da sette giorni a questa parte orrende,guardo il mondo fuori,vedo che tutto e’ normale,mentre io vedo tutto scuro,come se non ne facessi parte e mi sale l’ansia
Cara signora, il quadro che descrive , di depressione ansiosa, è appunto collegato alle fantasie pessimistiche e svalutative che lei descrive.Quello che sarebbe necessario approfondire è il sentimento relativo alla sua identità materna, che si esprimono con sentimenti di ambivalenza collegate al rapporto con sua figlia che sono la conseguenza probabile e il riverbero di un vissuto relativo alla propria figura materna, in cui le valenze aggressive non hanno trovato una collocazione ed uno spazio adeguato. Sarebbe perciò importante un lavoro psicoanalitico per ricostruire la sua biografia e decodificare ciò che è sepolto a livello inconscio. Mi scriva ancora qualcosa relativo alla sua infanzia, adolescenza e al rapporto con le figure di riferimento. La saluto cordialmente. Antonio