Egregio Dottore,La ringrazio anticipatamente per l’attenzione. Ho una tanatofobia, gestita abbastanza autonomamente, che ha periodi di apice massimo e momenti in cui sembra scomparire.La mia domanda è più di carattere epidemiologico e deriva dal fatto che ho questa fobia dall’infanzia. Ho letto che i bambini piccoli non hanno generalmente paura di morire perché non hanno potuto prendere consapevolezza del concetto di morte, concetto troppo complicato per un bambino. Io so per certo, a detta anche della mia famiglia, che già all’età di 4 anni avevo crisi di pianto-panico per l’idea di dover morire. Ora, è possibile questo? Le risultano casi clinici di bambini tanatofobici?Cordiali saluti
Salve, le dirò schematicamente quanto avviene nel bambino nei primi giorni di vita. Il piccolo inizia ad avere angosce di morte appena dopo la nascita , quando è in rapporto con il seno materno che vive come seno buono quando lo allatta e seno cattivo quando sente fame ed il seno non arriva.Questo gli scatena una rabbia intensa che proietteròà sulla madre. Se la madre è sufficientemente buona accoglierà l’aggressività del piccolo e gli restituirà un messaggio di amore che verrà introiettato andando a lenire le sue angosce, se, viceversa, la madre ha una ostilità, magari rimossa, verso il figlio gli rimanderà un messaggio aggressivo, che , con meccanismo boomerang, rientrerà nella psiche del piccolo rinforzando le angosce di morte e persecutorie.Quindi ciò che lei dice è altamente plausibile perchè , come vede il conflitto tra eros e tanatos si verifica molto precocemente. Ricambio i saluti. Antonio